Sommario
Cosa facevano i Certosini?
I certosini si dedicano, soprattutto, allo studio della Sacra Scrittura e della teologia. Il lavoro manuale procura ai padri la distensione fisica necessaria alla salute. È, però, anche un modo per partecipare umilmente alla condizione umana, come Cristo a Nazaret. I monaci lavorano da soli nella cella.
Qual è il motto della Certosa e il suo significato teologico?
entrare in unione di vita con Dio, abbandonando tutto il resto e lasciandosi afferrare dall’immenso amore di Dio, per vivere solo di questo amore. Il motto dell’Ordine è Stat Crux dum volvitur orbis (“la croce è ferma mentre il mondo gira”).
Come si chiamano i monaci tra di loro?
Il “frate” (dal latino frater, fratello) e la “suora” (dal latino soror, sorella), dunque, sono anch’essi dei laici che si consacrano a Dio tramite i Voti di povertà, castità ed obbedienza, ma vivono in un Convento, in un costante rapporto con la gente, dedicandosi alla predicazione, all’istruzione, all’assistenza dei …
Quali sono gli stili di vita dei monaci?
I monaci riposavano in un dormitorio, giovani e vecchi insieme, stendendosi su un pagliericcio ricoperto di un panno, ed ognuno aveva poi anche diritto ad una coperta e ad un cuscino. L’abito era semplice: ogni monaco riceveva due tuniche e due cocolle leggere per l’estate, ed altrettante di velluto per l’inverno.
Qual è il motto della Certosa?
Stat Crux dum volvitur orbis
“Stat Crux dum volvitur orbis” (la Croce resta fissa mentre il mondo ruota). Il motto dell’Ordine dei Certosini sembra una ridotta sintesi degli oltre trecento anni che i monaci certosini dedicarono religiosamente alla costruzione del Real Monastero della Certosa di Granada, situato alla periferia della città.
Perché si chiama Certosa?
Etimologia. Il nome deriva dalla Grande Certosa (Grande Chartreuse), monastero principale dell’Ordine certosino, che si trova sul massiccio della Chartreuse sulle Alpi francesi a nord della città di Grenoble in Val-d’Isère. In origine la costruzione venne data da Sant’Ugo di Grenoble a San Bruno nel 1084.
Come si chiamavano i monaci che preferivano fare vita solitaria?
L’Eremita (dal gr. ἐρημίτης “che vive nel deserto”) e’ colui che si ritira nella solitudine per consacrarsi a Dio dedicandosi alla meditazione o alla preghiera, senza essere astretti ad alcuna regola religiosa particolare. Le ragioni principali che possono portare a una scelta del genere sono spirituali o religiose.