Sommario
Come viene assunto il mediatore?
Tipicamente, il mediatore viene assunto per fornire un orientamento culturale e facilitare il percorso di integrazione di stranieri ed immigrati, di tutte le fasce di età (bambini, minori, adulti).
Qual è la caratteristica del mediatore?
Caratteristica del mediatore, quindi, è l’imparzialità, intesa come totale assenza di qualsivoglia vincolo giuridico con le parti che devono concludere l’affare [2]. Il mediatore resta imparziale anche se ha ricevuto l’incarico solamente da una delle parti [3].
Qual è il ruolo del mediatore culturale?
Il ruolo del mediatore culturale è fondamentale nella società odierna, sempre più multiculturale: c’è grande bisogno di intermediari che favoriscano il dialogo, il rispetto, la comprensione e la conoscenza reciproca, per una convivenza pacifica tra cittadini italiani e stranieri.
Come diventare mediatore civile?
Per poter diventare mediatore e, quindi, prendere parte alla nuova procedura di mediazione civile obbligatoria, occorre innanzitutto essere in possesso di una laurea (almeno triennale) oppure essere iscritti ad un ordine o a un collegio professionale (geometri, ragionieri, ecc.).
Qual è il requisito per diventare mediatore culturale?
Il requisito fondamentale per diventare mediatore culturale è essere bilingui e conoscere molto bene entrambe le culture che devono relazionarsi, quella dell’immigrato e quella italiana. Per questo motivo spesso i mediatori sono persone di origine straniera che vivono già da alcuni anni in Italia e hanno un’ottima conoscenza dell’italiano.
Qual è la differenza tra agente e mediatore?
La differenza tra agente e mediatore, però, è netta: l’agenzia, infatti, si caratterizza per la stabilità dell’incarico ricevuto e per la mancanza della posizione di indipendenza e di imparzialità tipica del mediatore. Mediatore: è necessaria l’iscrizione?
Cosa è la mediazione?
La mediazione è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.