Qual è il compito del curatore fallimentare?
Il curatore è l’Organo del fallimento, a cui è demandato il compito di gestire la procedura e amministrare il patrimonio dell’imprenditore fallito al fine di liquidarlo e di dare soddisfazione alle ragioni dei creditori ammessi al passivo mediante il pagamento dei loro crediti.
Quanto guadagna un curatore fallimentare?
Al curatore non spetta un vero e proprio stipendio, ma un compenso che tiene conto dell’entità del lavoro prestato e dei risultati conseguiti. Il compenso è determinato e liquidato dal giudice caso per caso, e comunque non può essere inferiore a 811,35 euro, salvo in caso di decadenza dalla funzione.
Come viene pagato il curatore fallimentare?
Nel caso in cui sia autorizzata la continuazione dell’attività economica al curatore spetta un ulteriore compenso calcolato sulla base dello 0,50% degli utili netti e dello 0,25% sul ricavi lordi conseguiti durante l’esercizio provvisorio.
Quanto costa un curatore fallimentare?
Dalla tabella 7 si nota come la durata media di una procedura fallimentare in Italia sia di 8,3 anni e nel Triveneto di 8,06 anni (il Trentino Alto Adige ha una durata media di 5,1 anni). La retribuzione media al curatore nel Triveneto (Euro 16.843) è superiore alla media nazionale (Euro 9.427).
Qual è il ruolo del tutore del curatore e dell’amministratore di sostegno?
Tutore ed amministratore di sostegno L’istituto della tutela serve per proteggere le persone incapaci di provvedere autonomamente ai propri interessi, ovvero i minori e gli interdetti. Oltre al tutore, il giudice può nominare un curatore nei casi di conflitto di interessi dell’interdetto con il tutore.
Cosa fa il comitato dei creditori?
Scheda sintetica. Il comitato dei creditori è l’organo del fallimento a cui è affidata la rappresentanza di tutti i creditori ammessi al passivo fallimentare. I creditori sono i principali soggetti a cui sono dirette molte delle tutele previste nell’ambito della del fallimento.