Sommario
Quale sarà il futuro dello Smart Working?
In realtà, secondo lo studio dell’Osservatorio sullo Smartworking, non ci sarà un cambiamento radicale in tal senso. Durante il 2021 con l’adesione alle campagne vaccinali è progressivamente diminuito il numero degli smart worker, passati da 5,37 milioni nel primo trimestre dell’anno a 4,07 milioni nel terzo trimestre.
Come è cambiato il concetto di lavoro?
In Grecia e nell’antica Roma il lavoro era disprezzato dagli uomini liberi e affidato agli schiavi. Ancora oggi in molte lingue di origine latina la parola è associata alla fatica. Travailler in francese e trabajar in spagnolo contengono il riferimento al travaglio.
Quando scade lo smart working?
31 luglio 2021
Inserito come modalità di lavoro obbligatoria ove possibile nel Decreto Cura Italia (Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18) a prescindere dagli accordi normativi preesistenti, lo Smart Working nel settore privato è stato prorogato più volte fino al 31 luglio 2021 (come da Decreto Legge 22 aprile 2021, n. 52).
Quando è stato introdotto lo smart working?
Il lavoro agile è disciplinato dalla legge del 22 maggio 2017, n. 81, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2017, ed entrata in vigore il 14 giugno 2017.
Perché è nato il lavoro?
La storia del lavoro non ha un inizio e una origine precisa. Il diritto del lavoro nasce e si sviluppa nel XIX secolo ma il lavoro, come rapporto economico, è parte della stessa storia dell’uomo ed anticipa la stessa nascita delle civiltà umane. Per molti secoli il lavoro è sostanzialmente la schiavitù.
Chi ha diritto al lavoro agile?
Diritto al lavoro agile Il diritto allo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile era riconosciuto, fino al 31 dicembre 2020, in favore dei lavoratori dipendenti pubblici e privati disabili o immunodepressi, o con un familiare in tali situazioni (art. 39, c. 1 e 2-bis, D.L. 18/2020).