Sommario
Come si calcola la plusvalenza di una casa?
Il calcolo per le tasse sulla plusvalenza per la vendita degli immobili avviene applicando un’imposta sostitutiva del 26%, conteggiata sulla differenza tra il corrispettivo incassato e il costo di acquisizione dell’immobile.
Come si calcolano le plusvalenze?
- La plusvalenza è un imposta che si paga quando chi ha acquistato una casa la vende prima dei 5 anni.
- L’aliquota è pari al 20% e la devi calcolare sulla differenza tra il prezzo di acquisto che però deve essere aumentato dei costi sostenuti e quello della successiva rendita.
Quando non si applica la plusvalenza?
Se rivendi il tuo immobile dopo 5 anni dall’acquisto, anche se generi un guadagno importante, la differenza d prezzo non rappresenta una plusvalenza, quindi non devi pagarci nessuna tassa sul “guadagno”. Le plusvalenze dopo 5 anni non sono assoggettate né a IRPEF nè imposta sostitutiva.
Come si calcolano le plusvalenze e le minusvalenze?
Questa si calcola mediante la formula MINUSVALENZA / PLUSVALENZA = Prezzo vendita − Valore contabile cespite \text{MINUSVALENZA / PLUSVALENZA } = \text{ Prezzo vendita } – \text{ Valore contabile cespite} MINUSVALENZA / PLUSVALENZA = Prezzo vendita − Valore contabile cespiteSe il risultato di questo calcolo è positivo.
Chi deve pagare la plusvalenza?
È giusto sapere che nella compravendita chi acquista va incontro a delle spese, ma anche il venditore, in certi casi, sostiene dei costi; in particolare deve pagare la tassa sulla plusvalenza.
Dove vanno le plusvalenze in bilancio?
Le plusvalenze ordinarie andavano collocate nel Conto economico, alla voce Valore della Produzione (A) – altri ricavi e proventi (5).
Chi paga le tasse nella vendita di un immobile?
Di norma non è obbligatorio per il venditore versare imposte sulla cessione della propria abitazione, anche quando questa genera un guadagno. In alcune situazioni particolari però chi vende casa paga le tasse, ad esempio nel caso di immobili ereditati o quando la transazione genera una plusvalenza.