Chi faceva le leggi a Roma?
“Secondo i Romani la legge era propriamente la decisione del popolo nelle assemblee ‘in lex est quam populus comitiis sciverit’. I quattro grandi magistrati: il console, il pretore, il dittatore e l’interrè avevano diritto di proporre una legge perchè erano gli unici che potevano trattare col popolo.
Come si chiamano i soldati romani?
Il legionario romano era il fante che faceva parte della legione romana. I Romani dovettero affrontare svariate popolazioni che adottavano metodi di combattimento differenti tra loro; questo influì sia sull’organizzazione e sulla struttura della legione, sia sul tipo di armamento utilizzato.
Perché le leggi delle 12 tavole furono importanti?
Queste leggi furono importantissime perché, proprio in quanto scritte, erano valide per tutti. Inoltre esse erano pubbliche, infatti erano affisse nel Foro, in modo che tutti potessero conoscerle.
Quando è da chi è stato introdotto l’ordinamento giuridico a Roma?
La prima edizione de “L’ordinamento giuridico” di Santi Romano (1875-1947) risale al 1917; l’Autore curò poi una seconda edizione, con aggiunte, pubblicata nel 1945.
Come era suddivisa la società in epoca romana?
La Società La popolazione romana era divisa in due gruppi: i patrizi e i plebei . I patrizi erano i discendenti delle famiglie più antiche e potenti, possedevano molte terre. I plebei, invece, erano per lo più artigiani o contadini che lavoravano le terre dei patrizi. Anche gli schiavi facevano parte della famiglia.
Quale era la distinzione sociale fondamentale nel mondo romano?
La società dell’antica Roma era divisa in tre classi sociali: i patrizi, i plebei e gli schiavi. I Patrizi erano gli aristocratici, i discendenti dei padri fondatori. Il padrone poteva anche decidere di restituire loro la libertà (non accadeva spesso…), in questo caso gli schiavi liberati venivano detti liberti.