Sommario
Come viene tassato il welfare aziendale?
In generale, i servizi di welfare aziendale non concorrono a formare il reddito del lavoratore e sono deducibili in capo all’azienda; tuttavia esistono delle soglie che, se superate, richiedono l’adempimento di alcuni obblighi.
Quali sono i fringe benefit?
I fringe benefit fanno parte della macro-categoria dei compensi in natura, cioè sono quella parte di retribuzione che non è corrisposta dal datore in denaro in busta paga bensì attraverso l’erogazione di beni e servizi che vanno comunque nel cedolino.
Quando spettano i buoni welfare?
Il valore dei beni e servizi di welfare da mettere a disposizione dei collaboratori entro il 1° giugno di ogni anno è pari a: 200€ per il 2021. 200€ per il 2022.
Come vengono tassati i bonus in busta paga?
La Legge di Bilancio 2017 è intervenuta sul regime fiscale dei premi di incentivazione. Gli importi riconosciuti per la partecipazione agli utili dell’impresa sono assoggettabili a un’imposta sostitutiva dell’IRPEF del 10%, entro il limite massimo di 3.000 euro.
Quanto viene tassato il bonus in busta paga?
Normativa e trattamento fiscale Secondo la normativa attuale, il premio è assoggettabile a un’imposta sostitutiva del 10% per un importo massimo di 3000€. In caso di coinvolgimento paritetico dei dipendenti, per i contratti stipulati prima del 24 aprile 2017, la soglia aumenta a 4.000€.
Cos’è fringe benefit auto?
Per fringe benefit si intende una voce addizionale alla retribuzione del dipendente, corrisposta dall’azienda sotto forma di bene o di servizio. Una voce che figura ogni mese in busta paga, perché rientra nella cosiddetta categoria dei compensi in natura.
Quando viene dato il welfare 2021?
I Flexible Benefit vengono messi a disposizione dei dipendenti dall’azienda ogni anno nel mese di giugno e devono essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno seguente.
Chi ha diritto al welfare aziendale 2021?
I beneficiari del piano aziendale welfare Dunque, questa fruizione dei piani aziendali welfare è riservata ai lavoratori dipendenti delle aziende private, ma può, tuttavia, essere estesa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno un rapporto di lavoro continuativo con le stesse.
Quali motivi spingono un’azienda ad attuare un piano welfare?
Innanzitutto, sostenendo il benessere e la qualità di vita dei dipendenti, si contribuisce a migliorare il clima aziendale, aumentare la produttività e facilitare il raggiungimento degli obiettivi di fatturato.
Chi ha diritto al bonus welfare?