Come si calcola la liquidazione in nero?
In particolare, la liquidazione è determinata sommando per ciascun anno di servizio una quota pari all’importo della retribuzione utile di competenza dell’anno divisa per 13,5, al netto del contributo aggiuntivo, pari allo 0,50% dell’imponibile previdenziale dell’anno.
Come si calcola il TFR dal lordo al netto?
E’ facile fare questo calcolo, si fa la somma di tutte le retribuzioni lorde mensili (senza tassazione) e si divide per 13,5 (si toglie lo 0.5% come diritto di rivalsa del datore di lavoro). In questo modo si ottiene la quota di TFR accantonata lo scorso anno dal datore di lavoro.
Come faccio a sapere il mio TFR maturato?
Il TFR si trova nella parte bassa della busta paga e normalmente viene esposto sia quanto matura quel mese sia quanto è stato accantonato progressivamente, fino a quel mese, nell’anno. Spesso i cedolini riportano quanto del TFR sia stato maturato nell’anno precedente in una casella con la dicitura “Fondo TFR al 31/12”.
Come viene tassato il TFR a fine lavoro?
La quota finanziaria del TFR prevede una tassazione del 17%, applicata alla somma di rivalutazione in base ai coefficienti Istat e al tasso fisso. La restante parte è tassata in base a come viene gestito e richiesto il trattamento di fine rapporto.
Chi ha lavorato in nero ha diritto alla liquidazione?
La liquidazione è una parte della retribuzione che viene periodicamente accantonato in busta paga e viene erogata per intero al lavoratore solo una volta che cessa il rapporto di lavoro. La liquidazione spetta, di diritto, sia ai lavoratori con regolare contratto di assunzione sia ai lavoratori in nero.
Cosa rischia la colf in nero?
in caso di mancata iscrizione all’INPS, la Direzione Provinciale del Lavoro può applicare una sanzione che va da 1.500 euro a 12.000 euro per ogni lavoratore in nero. Somma che va ad aggiungersi ad altre sanzioni amministrative e civili previste contro il lavoro nero.