Sommario
Chi emette la sentenza?
La sentenza (dal latino sententia, derivato del verbo sentire, ‘ritenere, giudicare’), in diritto, è il provvedimento giurisdizionale con il quale il giudice decide in tutto o in parte la controversia che gli è stata sottoposta, risolvendo le questioni in fatto ed in diritto proposte dalle parti, e affermando la verità …
Come si inizia una sentenza?
Per poter iniziare il processo, l’attore deve indirizzare al convenuto un atto di citazione [1], con il quale, appunto, cita in giudizio la controparte per vedere accogliere la propria domanda. Con la notifica dell’atto di citazione ed il successivo deposito in cancelleria, il processo ha inizio.
Cosa può fare l inabilitato?
Dichiarata l’inabilitazione giudiziale, l’inabilitato può compiere da solo gli atti di ordinaria amministrazione, ossi quelli che non compromettono l’integrità del patrimonio, mentre per quelli straordinari occorre l’assistenza del curatore nominato.
Cosa dice l’articolo 4 della Costituzione italiana?
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Chi pronuncia la sentenza?
Dispositivo dell’art. 429 Codice di procedura civile. Nell’udienza, il giudice, esaurita la discussione orale e udite le conclusioni delle parti, pronuncia sentenza con cui definisce il giudizio dando lettura del dispositivo e della esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione.
Come ragiona un giudice?
Il giudice ragiona “solo” sui documenti, l’avvocato ragiona molto sui documenti, il cliente invece ragiona molto sul sentire, ragiona molto sulla propria sulla propria intimità. Lui ha l’obbligo infatti di costruire il proprio convincimento sui documenti.