Sommario
Perché le parole gentili sono preziose?
Ringraziare, scusarsi, chiedere con garbo e gentilezza… avvicina i nostri cuori e rende più facile la realizzazione delle nostre richieste. Dolcezza e buone maniere ci cambiano la vita e cambiano la vita degli altri: le parole gentili abbelliscono il bambino che le usa.
Cosa succede quando viene meno la gentilezza?
Alcuni sostengono che si diventa cattivi, arroganti, si perde il controllo, si perde l’amore e la generosità, si diventa “monelli”. Altri considerano la perdita di gentilezza una causa di cessazione dell’amicizia e una perdita di amore da parte degli altri, tanto che nessuno vuole bene a chi non è gentile.
Come essere una persona gentile?
Quando le persone parlano di gentilezza, spesso citano l’essere generosi e l’aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Parlano di empatia, compassione, cura. L’essere gentili incoraggia in noi una comprensione profonda ed accurata di cosa una persona sta vivendo e del modo per essere di aiuto.
Cosa significa per te essere gentili?
Essere gentili è un modo di essere sano ed equilibrato molto funzionale nei rapporti interpersonali, è un atteggiamento profondo che comprende generosità, umiltà e disponibilità, nasce da una reale disposizione interiore che si si traduce però in fatti concreti.
Perché essere gentili è importante?
La gentilezza è la forma più alta di educazione e rispetto verso le altre persone, ci permette di avere un’immagine più positiva di noi e creare energia positiva. Insomma una volta provata, non la si lascia più.
Cos’è per te la gentilezza?
Che cos’è per me la gentilezza?
La gentilezza potrebbe essere vista come la capacità di “far star bene gli altri”, oppure potrebbe essere interpretata come un modo per contribuire al benessere emotivo di chi ci circonda. O come il sorriso espresso a parole, o ancora come il saper comprendere e rispettare le esigenze altrui.
Che cosa fa una persona gentile?
Essere una persona gentile non significa soltanto essere educati e seguire le regole dettate dalla società, ma anche (e soprattutto) dimostrarsi empatici, altruisti, generosi e accoglienti nei confronti degli altri.