Come si chiama il periodo di riposo successivo a una malattia?
La convalescenza è il periodo intermedio che si trascorre nei giorni successivi a un intervento chirurgico, una malattia o un trauma fisico.
Come calcolare il riposo compensativo?
Per riposo compensativo si intende quel giorno di riposo che spetta al dipendente che ha lavorato per 7 giorni consecutivi, quindi senza lo stacco di 24 ore consecutive dopo un periodo di lavoro continuato di 6 giorni.
Quando deve cadere il giorno di riposo settimanale?
Non c’è una regola fissa che stabilisce in quale giorno della settimana deve cadere il giorno di riposo. L’articolo 17 della legge 370/34, infatti, dichiara che solitamente il riposo settimanale debba cadere di domenica, tuttavia è possibile fissarlo in un altro giorno della settimana a seconda delle esigenze aziendali.
Qual è il diritto al riposo settimanale?
Il riposo settimanale è un diritto del dipendente, ma è il datore di lavoro a decidere quando concederlo. A chi non ne usufruisce va garantito il riposo compensativo. Ogni dipendente ha diritto al riposo settimanale, ad uno stacco di 24 ore ogni 6 giorni di lavoro continuativi.
Quali sono le ore di riposo per un lavoratore?
Ogni lavoratore ha diritto ad almeno 24 ore di riposo al giorno, più 11 ore di riposo giornaliero. Queste ore però possono essere godute dal lavoratore in diverse modalità, l’importante è che – come stabilito dalla normativa vigente sull’orario di lavoro – queste vengano rispettate come media in 14 giorni.
Quali sono le ore di riposo previste dal lavoratore?
Ogni lavoratore ha diritto ad almeno 24 ore di riposo al giorno, più 11 ore di riposo giornaliero. Queste ore però possono essere godute dal lavoratore in diverse modalità, l’importante è che – come stabilito dalla normativa vigente sull’orario di lavoro – queste vengano rispettate come media in 14 giorni .