Sommario
Chi è il narratore del Barone Rampante?
RAPPORTO FABULA-INTRECCIO: l’autore ha deciso di far coincidere il rapporto fabula-intreccio, infatti, l’ordine è cronologico. IL NARRATORE: è Biagio, il fratello di Cosimo, perciò si può dire che è interno.
Chi narra il cavaliere inesistente?
A narrare l’intera vicenda del romanzo è una monaca, suor Teodora, che solo nel finale confessa la sua vera identità, ovvero di essere Bradamante.
Quali sono le caratteristiche della narrazione dei Malavoglia?
Il libro “I Malavoglia” è un romanzo. Nelle tecniche narrative adottate da Verga prevale il discorso diretto e il discorso indiretto libero, in minor parte c’è il discorso indiretto. Ci sono flash-back e anticipazioni. Altra tecnica adottata è lo straniamento.
Quali sono gli stati d’animo di Gesualdo dopo il responso dei medici?
Gesualdo, dopo un ultimo consulto medico da cui capisce che non c’è più nulla da fare e compreso che non gli faranno mai incontrare un notaio fa quello che già aveva fatto suo padre sul letto di morte, rancoroso volge le spalle a tutti, col viso al muro, in segno di rifiuto.
Qual è la morale del Barone Rampante?
Il barone rampante insegna la ricchezza insita in un punto di vista differente e l’importanza dell’imparare a riconoscere i meccanismi desueti della nostra società che, a volte, anche solo per pigrizia ci costringono a reiterare comportamenti sbagliati e nocivi.
Chi è l’antagonista del cavaliere inesistente?
Carlo Magno: essendo il re, è sempre alla guida del suo esercito ed è l’unico a stupirsi per tutte le cose che incontra. Anche a lui sta antipatico Agilulfo, anche se lo ritiene un cavaliere dotato di coraggio e di buona volontà.
Come sono scritti i Malavoglia?
Il narratore si fa piccolo, fino a mimetizzarsi all’interno del gruppo. Registra le battute dei singoli così come vengono espresse e nel momento in cui vengono pronunciate. Regressione perchè il narratore si abbassa alla condizione dei personaggi. Linguaggio: tutti i personaggi di Aci Trezza parlerebbero il dialetto.
Quali sono le maggiori preoccupazioni di don Gesualdo malato terminale?
A Palermo, ormai nella fase terminale della malattia, Gesualdo si sente un estraneo. Tenta invano di fare testamento per riconoscere qualcosa anche ai suoi figli illegittimi (i figli avuti da Diodata) per un tardo rimorso di coscienza, ma il genero duca di Leyra riesce a rinviare l’arrivo del notaio.
Perché Gesualdo è un vinto?
Gesualdo è un vinto perchè ha voluto abbandonare la situazione sociale che gli è toccata in sorte, e solo apparentemente è riuscito nel suo intento: ha perso ogni possibilità di avere rapporti umani gratificanti, si ritrova odiato da tutti. Muore consapevole del fatto che la sua esistenza è stata prima di senso.