Sommario
Cosa significa prati stabili?
I Prati Stabili sono superfici agricole caratterizzate da molte specie erbacee, utilizzate quale foraggio per le vacche da latte, gestite in maniera spontanea, cioè che non subiscono alcun intervento di aratura o dissodamento e sono mantenute esclusivamente attraverso lo sfalcio e la concimazione naturale.
Come si fa un prato?
Realizzare un nuovo prato
- Preparare il terreno. Smuovete il terreno per la profondità di una pala e rimuovete erbe infestanti, pietre, radici o asperità.
- Concimare la superficie.
- La semina.
- Irrigazione del terreno.
- Tagliare l’erba con delicatezza.
- Garantire a lungo un apporto di sostanze nutritive.
Quanto produce un prato stabile?
Le produzioni medie annue ottenibili da un prato non irriguo risultano pari a 9 tonnellate per ettaro di fieno, derivanti principalmente dal primo sfalcio. Nei prati irrigui la produzione è all’incirca di 10-11 tonnellate. Tradizionalmente gli sfalci vengono chiamati maggengo, agostano, terzuolo.
Cosa è sfalcio?
– Terreno coperto d’erba spontanea o seminata, destinato alla produzione di foraggio che, totalmente o in parte, viene falciato per essere dato in pasto al bestiame tenuto in stalla, somministrandolo… (dal fr.
Quando si parla di Prato?
Il prato è un terreno agricolo inerbito per più di un anno. Fino ad un anno (un ciclo colturale) si parla invece di erbaio. Nel caso in cui il cotico erboso venga mantenuto per più di 5 anni, si parla di prato stabile o, meglio, prato permanente.
Che cosa è un prato irriguo?
Il prato irriguo è un terreno come il precedente che però fruisce di una irrigazione (non importa se con acqua propria o comunque derivata, e non importa se l’irrigazione sia necessaria alla coltura).
Che cosa è un Prato arborato?
Il prato arborato è un terreno come quello del primo caso, ma sul quale insistano alberi o filari di vite, allineati o sparsi, purché il prodotto di questi sia rilevante ai fini del reddito del fondo (attenzione, però: questo reddito non deve prevalere su quello delle colture avvicendate, altrimenti si tratterebbe di vigneto, frutteto, ecc.).