Sommario
L’abate: L’autorità massima del monastero è nelle mani dell’abate che può avere alle sue dirette dipendenze un priore ed un coadiutore.
A cosa servono i monasteri?
I monasteri svolgevano anche una funzione sociale: soccorrevano i poveri, ospitavano i viandanti, curavano i malati. I monasteri erano quindi delle città in miniatura, dei luoghi sicuri e attivi nel caos dell’Europa dei primi secoli del Medioevo.
Come era organizzato un monastero?
i monasteri sono in genere costruiti secondo uno stesso disegno e formati da una galleria sulla quale si aprono le celle, dal refettorio per i pasti in comune, dalla sala capitolare, da una biblioteca, infermeria, cucina, ecc. I monasteri di solito sono uniti a una chiesa. Caratteristica del monastero è il chiostro.
Cosa allevavano i monaci?
2. CHE LAVORO FANNO I MONACI? I monaci lavoravano la terra e allevavano il bestiame: vivevano grazie al cibo che producevano da soli, con gli attrezzi che costruivano da soli. In Europa i monaci hanno lavorato molte terre abbandonate ed hanno insegnato a molti contadini il lavoro dei campi.
Quali attività si svolgono all’interno del monastero?
La giornata di un monaco Quando il tempo non era dedicato alla preghiera di gruppo, i monaci leggevano, si dedicavano all’agricoltura e all’ allevamento oppure svolgevano altre attività artigianali come ad esempio la pittura o la scultura. Oltre alla preghiera di gruppo però, si svolgeva anche la preghiera individuale.
Che cosa c’è intorno al monastero?
chiostro Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i vari fabbricati monastici dei quali costituisce l’elemento di comunicazione e di disimpegno, cinto da porticati. Il chiostro appare nel 5° sec. d.C. Nei grandi conventi i chiostro, spesso a due piani, sono in genere due, uno maggiore connesso …
Cosa favorisce l’attività dei monasteri?
I monasteri ebbero un ruolo economico di grande rilievo nel Medioevo. I vasti terreni di cui disponevano venivano usati per le attività agricole, oltre che per lo svolgimento di fiere e mercati. Tra le colture praticate vi erano quelle dell’olivo e del vino, in tutti i casi nei quali il clima lo consentiva.
Perché i monasteri sono centri di potere e di cultura?
• I monasteri come centri di cultura I monasteri, dapprima visti come punto di rifugio e di protezione, assunsero quindi la funzione di mercati, magazzini, banche, punti di ritrovo.
Come erano organizzati i monaci?
Le regole dei monaci Le abbazie e i monasteri erano i luoghi nei quali i monaci vivevano in comune sotto la guida del loro padre spirituale, l’abate o il priore (cioè il vice-abate). I monaci seguivano di solito la regola di san Benedetto perché era equilibrata e moderata.
Come è fatto il monastero?
Nel X secolo i monasteri benedettini erano centinaia ed erano sparsi in tutta l’Europa occidentale. I monasteri svolgevano anche una funzione sociale: soccorrevano i poveri, ospitavano i viandanti, curavano i malati. Non mancavano infatti la farmacia e l’infermeria destinata sia ai monaci sia ai forestieri.
Quali lavori fanno i monaci?
Quando il tempo non era dedicato alla preghiera di gruppo, i monaci leggevano, si dedicavano all’agricoltura e all’ allevamento oppure svolgevano altre attività artigianali come ad esempio la pittura o la scultura. Oltre alla preghiera di gruppo però, si svolgeva anche la preghiera individuale.
Che animali allevavano i monaci?
A Correzzola nel Cinquecento i monaci di Santa Giustina ricavavano dalle campagne grano, spelta, sorgo, vino, legname, legumi minuti (fagioli, fava), lino, e allevavano galline, capponi, oche, pollastri, maiali.