Sommario
Cosa non mangiare con la tonsillite?
Con la tonsillite è meglio evitare cibi che possano graffiare il cavo orale ed accentuare l’infiammazione, come cibi croccanti. È buona cosa evitare anche cibi piccanti, che irritano le mucose, tè, caffè ed alcol. L’alcol, infatti, altera l’azione dei farmaci. Anche il fumo di sigaretta può aggravare l’infiammazione.
Come sono le tonsille infiammate?
All’osservazione, le tonsille infiammate appaiono come due masse ingrossate, arrossate e tumefatte. Oltre all’iperemia ed all’ipertrofia tonsillare, quando è in corso una flogosi acuta, si possono notare sulla superficie delle macchie gialle di pus o delle placche biancastre in gola.
Quanto ci mette a passare la tonsillite?
Il trattamento della tonsillite dipende dalla causa dell’infezione, virale o batterica. Nel caso di infezione virale, l’infiammazione guarisce spontaneamente nel giro di 7-10 giorni con il picco sintomatologico nelle prime 72 ore. Il paracetamolo a dosi opportune controlla in modo adeguato sia la febbre che il dolore.
Come guarire tonsille?
Non esistono cure (terapie) specifiche per la tonsillite virale e le raccomandazioni principali sono di riposare e bere liquidi. Per alleviare i disturbi (sintomi) acuti, il medico potrebbe prescrivere dei medicinali quali, ad esempio, il paracetamolo o l’ibuprofene.
Cosa si può mangiare quando si hanno le placche alla gola?
I cibi consigliati in caso di mal di gola sono in primis la frutta e la verdura, come il limone, la banana, la carota, l’aglio e la cipolla. Questi alimenti contengono elevati valori di vitamine e sali minerali che aiutano il sistema immunitario nella lotta contro l’infezione.
Cosa c’è nelle tonsille?
Nello specifico, a livello tonsillare si riconosce una impalcatura connettivale dotata di capillari, arteriole e venule. In essa prendono posto i follicoli linfoidi (o linfatici), che sono aggregati di linfociti, cioè di cellule con funzione antinfettiva ed immunitaria. La tonsilla palatina forma una massa ovoidale.
Che sono le placche?
Una placca è una lesione piuttosto consistente della pelle – più grande di quella delle papule – dovuta all’accumulo, a livello di pelle, di cellule infiammatorie o di cellule tumorali.