Sommario
A cosa serve la pastorizzazione del latte?
La pastorizzazione è un processo di tipo termico che viene messo in pratica per diversi tipi di alimenti, per eliminare i batteri patogeni in essi contenuti sensibili al calore, senza alterare in maniera marcata le caratteristiche nutrizionali dell’alimento originale, sia dal punto di vista chimico, sia dal punto di …
Perché pastorizzare?
La pastorizzazione consente di mantenere pressoché inalterate le qualità organolettiche del prodotto originale. È il caso del latte fresco, che ha un sapore molto migliore rispetto a quello sterilizzato (UHT), ma si conserva solo per pochi giorni.
Perché il processo di pastorizzazione è chiamato così da che cosa deriva il termine?
“La p. trae il nome da quello di L. Pasteur e la sua origine da una serie di ricerche che Pasteur condusse sulle cause che minacciavano di portare alla rovina le grandi industrie francesi della birra e del vino a causa dell’acidificazione e dell’alterazione.
A cosa serve pastorizzatore?
Il pastorizzatore è una macchina che scalda le materie prime e i semilavorati freschi, a una temperatura tale da ridurre notevolmente la carica batterica, conservando tuttavia le proprietà nutritive degli alimenti (a differenza della sterilizzazione).
Cosa elimina la pastorizzazione?
La pastorizzazione, a differenza della sterilizzazione, non può eliminare tutti i microrganismi e le spore. Negli alimenti acidi (pH<4,5), la pastorizzazione può essere così efficace da essere in realtà una sterilizzazione, poiché riesce a sradicare tutte le forme viventi, i microrganismi e le spore.
Cosa significa il termine pastorizzazione?
pastorizzazione Procedimento per la conservazione di alimenti liquidi o semiliquidi di varia natura, consistente nel portare rapidamente le sostanze da trattare a temperature comprese fra circa 60 °C (p. bassa) e circa 80 °C (p.
In che cosa consiste la pastorizzazione?
La pastorizzazione, a differenza della sterilizzazione, non può eliminare tutti i microrganismi e le spore. Consiste nel riscaldare un alimento a meno di 100°C per pochi minuti o addirittura secondi e poi raffreddarlo immediatamente.