Sommario
- 1 Quanto tempo si conservano i pistacchi?
- 2 Come si asciugano i pistacchi?
- 3 Come riconoscere il vero pistacchio di Bronte?
- 4 Come conservare i pistacchi tritati?
- 5 Come trattare i pistacchi appena raccolti?
- 6 Come riconoscere i pistacchi?
- 7 Come si conserva la frutta secca a guscio?
- 8 Come trattare la pianta del pistacchio?
- 9 Quali sono le proprietà del pistacchio al diabete?
Quanto tempo si conservano i pistacchi?
sei mesi
I pistacchi si conservano fino a sei mesi circa, in un vaso chiuso, in luogo fresco e asciutto.
Come si asciugano i pistacchi?
Dopo la raccolta i frutti vengono smallati e quindi stesi al sole, per 4-5 giorni per essere essiccati. In alcuni casi il processo di “asciugatura” si fa in 2-3 giorni sotto tunnel coperti con materiali plastici.
Come si possono conservare i pistacchi?
Puoi conservare i pistacchi:
- In un armadio da cucina o dispensa. Per sei mesi rimarranno adatti al consumo.
- Nel frigorifero, a una temperatura di 2-6 gradi. I pistacchi non perderanno le loro qualità benefiche per ben nove mesi.
- Nel congelatore. In un posto del genere le noci dureranno bene per almeno un anno.
Come riconoscere il vero pistacchio di Bronte?
Il pistacchio di Bronte è verde, un colore piuttosto brillante, una tonalità pastello. Le sfumature giallastre sono ridotte al mimino, quindi se il vostro pistacchio in granella è più giallo che verde o ha un colore verde acido allora non è di Bronte.
Come conservare i pistacchi tritati?
Una volta aperta la busta, vi consigliamo di conservare il Tritato di Pistacchio in frigorifero, preferibilmente all’interno di un contenitore di vetro.
Come togliere il mallo dai pistacchi?
Scaldate un pentolino d’acqua, tuffatevi i pistacchi, fateli bollire per 1 minuto, quindi spegnete e lasciateli a mollo per altri 5-10 minuti. A questo punto potrete togliere facilmente la pellicina con le mani (ma attenti a non scottarvi!). Così eliminerete anche il sale, completamente o quasi.
Come trattare i pistacchi appena raccolti?
Dopo la raccolta Entro 24 ore dalla raccolta il frutto deve essere sgrollato (separato dal mallo, l’involucro color bianco avorio che lo ricopre) e asciugato per 3-4 giorni al sole in larghi spiazzi davanti alle cascine.
Come riconoscere i pistacchi?
La pellicina della buccia ha un colore che tende al violaceo, o meglio, al melanzana, con riflessi verde chiaro. Spaccato in due parti, il pistacchio mostrerà il tipico colore verde smeraldo causato dall’elevata concentrazione di clorofilla, alle volte acceso, altre più tenue, mai giallo.
Quanto costa al kg il pistacchio di Bronte?
50 euro
Il suo costo è moderatamente alto, si parla di circa 50 euro per kilo di prodotto. Costo ammortizzato dalle mille sfaccettature di questo frutto tanto bello quanto buono che viene coltivato a Bronte in provincia di Catania.
Come si conserva la frutta secca a guscio?
Per conservare la frutta secca a guscio dovete collocarla in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e umidità. Per questo motivo bisogna evitare di metterla vicino al piano di cottura o su un davanzale. Evitare anche i sacchetti di plastica perché si può formare umidità.
Come trattare la pianta del pistacchio?
La pianta del pistacchio può essere colpita da una specie di afide che lascia delle galle e delle malformazioni sulle foglie, e in questi casi è utile fare trattamenti con estratti di ortica, sapone molle di potassio o sapone di Marsiglia.
Quanti pistacchi mangiare al giorno?
Quanti pistacchi mangiare al giorno? L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di mangiare non oltre 30 gr di pistacchi al giorno, che corrispondono a circa 49 pistacchi, da consumare preferibilmente come spuntino a metà mattina o nel pomeriggio.
Quali sono le proprietà del pistacchio al diabete?
Ricco di grassi insaturi, che aiutano a mantenere un normale livello di colesterolo nel sangue, il pistacchio contiene anche molte fibre, antiossidanti, potassio e magnesio in quantità significative. Queste sostanze aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e ad aumentare i livelli di quello buono. Al diabete