Sommario
Cosa mettere nell aerosol per i neonati?
L’aggiunta di un liquido di diluizione al farmaco (solitamente 2-3 ml di soluzione fisiologica sterile, ma in altri casi si può usare una soluzione ipertonica o talora anche acqua termale o altro) va fatta su indicazione del pediatra.
Come si aspira il muco ad un neonato?
Si può ricorrere, oggi, all’uso di aspiratori nasali che hanno il compito di rimuovere i muchi in eccesso che un neonato presenta. Un modello è l’aspiratore nasale a bocca. Questo è fornito di un tubicino al silicone flessibile anallergico.
Quante volte si può fare l’aerosol ai neonati?
Molto utile l’aerosolterapia con soluzione ipertonica (è importante che la diluizione sia al 3%, e non oltre), perché aiuta a detergere il naso, ma non va fatta più di due volte al giorno e per breve tempo.
Quanta soluzione fisiologica mettere nell aerosol per neonati?
Sono utili anche per prevenire eventuali complicanze bronchiali dovute allo stesso meccanismo di discesa del muco. Vanno fatti con soluzione fisiologica tiepida, in quantità tale da rimuovere le secrezioni, 5-10 ml per narice nei più piccoli, almeno 20 ml sopra i 3-4 anni.
Come aspirare il muco dal naso?
Aspiratore a bulbo o a pompetta Il più semplice e “storico” dei dispositivi di aspirazione. Al beccuccio si collega immediatamente un bulbo di gomma, che venendo compresso (prima di inserirlo nella narice) e poi rilasciato, aspira il muco direttamente al suo interno.
Come usare pompetta aspira muco?
Come si usa l’aspiratore nasale Chicco?
- Appoggia il bambino sulla schiena.
- Inserisci il beccuccio nel naso e succhia delicatamente attraverso il boccaglio per rimuovere le secrezioni.
- Ripeti l’operazione nell’altra narice.
- Risciacqua l’aspiratore sotto l’acqua calda e asciugalo.
Quando non deve essere fatto l’aerosol ad un bimbo?
«È quindi superfluo usarla nei problemi delle alte vie aeree, come raffreddori, sinusiti, faringiti, tonsilliti e, anzi, può essere controproducente, perché secca le mucose e può favorire la loro colonizzazione da parte dei batteri», spiega la pediatra.