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Cosa disse Giulio Cesare attraversando il Rubicone?
10 gennaio 49 a.C., Giulio Cesare attraversa il Rubicone: “Il dado è tratto” Secondo il racconto dello scrittore Svetonio, Giulio Cesare una volta presa la decisione di attraversare il Rubicone esclamò la famosa frase “alea iacta est” (“il dado è tratto”).
Cosa vuol dire passare il Rubicone?
Prendere una decisione importante, irrevocabile, definitiva, operando una scelta senza ritorno.
Perché varcare il Rubicone è un evento simbolico?
L’epopea del passaggio del Rubicone è una lezione di leadership e di perseveranza. La lezione più grande di Cesare è il fatto che gli uomini hanno il potere di cambiare e plasmare la storia e non solo di farsi trascinare da essa. Tra il 10 e l’11 gennaio del 49 a.
Perché è famoso il fiume Rubicone?
costituiva il confine del territorio di Roma e la Gallia cisalpina e che, nel 49 a.C., fu attraversato da Giulio Cesare al comando delle sue truppe. Pochi altri attraversamenti di confine hanno avuto maggior rilievo nella storia.
Cosa dice Cesare quando passa il Rubicone?
Fu così che Cesare venne dichiarato nemico pubblico e il 10 gennaio del 49 a.C. varcò il Rubicone, il confine dell’Italia, violando la legge che vietava la presenza di magistrati investiti dell’imperium provinciale, sul territorio di diretto controllo della Repubblica.
Quale famosa frase pronuncia Cesare quando attraversa il Rubicone?
Alea iacta est
Alea iacta est è una frase latina che viene tradizionalmente tradotta in italiano come il dado è tratto, nel senso metaforico di “la decisione è presa”. Tale frase, divenuta celeberrima, si cita quando si prende una decisione dalla quale non si può più recedere.
Qual è il significato della decisione di Cesare di attraversare il Rubicone alla testa del suo esercito?
Tornare a Roma senza l’esercito sarebbe significato la morte o, almeno, sconfitta: fu così che inizialmente con la Legio XIII – una delle più legate al comandante – Cesare, dopo il tentativo di venire a capo con “le buone”, decise di attraversare il fiume, cambiando con quel gesto, le sorti della storia.
Perché non si poteva passare il Rubicone?
In epoca romana il Rubicone segnò per un periodo (epoca tardo-repubblicana, tra il 59 a.C. e il 42 a.C.) il confine tra l’Italia, considerata parte integrale del territorio di Roma, e la provincia della Gallia Cisalpina ed era quindi vietato ai generali di passarlo in armi.
Che cosa significa il dado è tratto?
Alea iacta est è una frase latina che viene tradizionalmente tradotta in italiano come il dado è tratto, nel senso metaforico di “la decisione è presa”. Tale frase, divenuta celeberrima, si cita quando si prende una decisione dalla quale non si può più recedere.