Sommario
Cosa significa l epitaffio?
Iscrizione sepolcrale, spesso in forma di breve componimento in versi, che per lo più contiene anche le lodi del defunto. storia Presso gli antichi Greci, discorso pronunciato da un oratore per celebrare gli eroi morti per la patria (diversa…
Come si fa un epitaffio?
Cercate di scrivere la bozza di un epitaffio in una condizione di rilassatezza e di calma (meglio esser da soli). Ricordate che l’epitaffio dovrà essere breve, non necessità di rime o del rispetto di regole precise, ma dovrebbe essere lineare, fluente e evocativo.
Dove è seppellito Alberto Sordi?
Cimitero del Verano, RomaAlberto Sordi / Luogo di sepoltura
Cosa c’è scritto sulla tomba di Califano?
Franco Califano, cantautore romano, ha sfidato anche la morte. Nella sua lapide, nel cimitero di Ardea, si legge: “Non escludo il ritorno”, una frase, che è poi il titolo di un suo album.
Cosa scrivere su una epigrafe?
Cosa scrivere
- Nome e cognome del defunto, sempre in quest’ordine per non conferire un’aura troppo formale e distaccata.
- La data di nascita e quella di morte.
- Il luogo, il giorno e l’orario della cerimonia o dell’apertura della camera ardente, se si desidera che i conoscenti e gli amici partecipino al funerale.
Cosa c’è scritto sulla tomba di Sordi?
Come l’attore e regista romano Alberto Sordi – scomparso il 24 febbraio del 2003 e sepolto nel cimitero monumentale del Verano – che sulla sua lapide ha fatto incidere “Sor marchese è l’ora”, una citazione presa da uno dei film che lo hanno reso indimenticabile: “Il Marchese del Grillo”.
Cosa c’è scritto sulla tomba di Walter Chiari?
“Non preoccupatevi, è solo sonno arretrato”: questo ironico epitaffio spicca sulla tomba di Walter Chiari al Civico Mausoleo Palanti, presso il cimitero monumentale di Milano. L’attore e comico (1924-1991) è una delle tante personalità del mondo dello spettacolo ad aver scelto la cremazione.
Cosa c’è scritto sulla tomba di Alberto Sordi?
L’epitaffio di Sordi Sulla lapide di Alberto Sordi, sepolto al cimitero del Verano, è stata incisa come epitaffio la celebre battuta «Sor Marchese, è l’ora».