Sommario
Come si scrive rimasto?
rimasto [ant. rimaso o rimaṡo]; aus. essere).
Che differenza c’è tra restare e rimanere?
C’è differenza nell’uso dei verbi “rimanere” e “restare”? Al verbo “rimanere” è legata un’idea di tempo, a “restare” un’idea di luogo, anche se ormai, nel parlare comune, i due verbi possono considerarsi sinonimi.
Quando si usa rimasto?
Indichiamo con il verbo Rimanere il perpetuarsi di una situazione, di una condizione o il trattenersi in un determinato luogo. Per quanto riguarda il luogo possiamo utilizzare come semplice esempio io rimango a casa / mio padre è rimasto a casa.
Quando si usa lasciare e quando rimanere?
– il secondo, lasciare, è un verbo transitivo e, di conseguenza, regge il complemento oggetto. Il verbo rimanere, invece, appartiene ad una sfera semantica diversa, non regge il complemento oggetto e vuole l’ausiliare essere. Es. “Sono rimasto a casa”.
Quando si utilizza l’apostrofo?
C’è: cosa significa e come si usa La forma estesa sarebbe appunto ci è, ma la i cade e viene sostituita dall’apostrofo: c’è. Si tratta della terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo essere. Esempio: C’è tua sorella (Qui e ora è presente tua sorella, è qui). Esempio: Stasera c’è la luna piena.
Che io resti o resta?
Verbo RESTARE
Presente | Passato remoto | |
---|---|---|
Tempi Semplici | io resto tu resti egli resta noi restiamo voi restate essi restano | io restai tu restasti egli restò noi restammo voi restaste essi restarono |
Che essi rimangano?
Verbo RIMANERE
Presente | Imperfetto | |
---|---|---|
Tempi Semplici | che io rimanga che tu rimanga che egli rimanga che noi rimaniamo che voi rimaniate che essi rimangano | che io rimanessi che tu rimanessi che egli rimanesse che noi rimanessimo che voi rimaneste che essi rimanessero |
Quali sono i verbi transitivi o intransitivi?
transitivi, sono tutti i verbi che reggono o possono reggere un complemento oggetto. L’azione che esprimono passa direttamente dal soggetto che la compie all’oggetto che la riceve senza l’ausilio di preposizioni; intransitivi, sono tutti i verbi che non possono reggere un complemento oggetto.
Che cosa è il complemento oggetto?
Nell’analisi logica, il complemento oggetto (chiamato anche complemento oggetto diretto o complemento diretto) è il complemento che indica l’oggetto (persona, essere animato o inanimato) dell’azione indicata dal verbo transitivo attivo della frase.