Sommario
Cosa vuol dire essere eloquenti?
eloquènte agg. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore, predicatore, scrittore e.; quando parla delle sue avventure di viaggio diventa eloquente.
Che cos’è chiare?
A agg. 1 Non oscuro, non offuscato; luminoso, lucente: luce chiara; cielo c. 3 Di colore, tenue, non acceso: colori chiari; stoffe chiare; giallo c.
Che cosa sono le similitudini?
SIMILITUDINE: COS’È Similitudine viene dal latino similitudo, ossia “somiglianza” ed è una figura retorica di contenuto che consiste nel paragonare due identità, in una delle quali si trovano determinate proprietà somiglianti e paragonabili a quelle dell’altra.
Che figura retorica e l accumulazione?
L’accumulazione (dal latino tardo accumulatǐo, -ōnis) è una figura retorica che consiste nel mettere insieme una serie di membri o di termini linguistici accostati in modo più o meno ordinato o anche in modo caotico e senza un percorso strutturale o logico predefinito.
Quali sono i sinonimi di eloquènte?
≈ chiaro, comunicativo, esplicito, espressivo, parlante, significativo. ↔ ambiguo, enigmatico, misterioso. ↑ ermetico, incomprensibile, indecifrabile, oscuro. eloquènte agg.
Come si dice quando una cosa non è chiara?
↔ fosco, opaco, torbido. ‖ sporco, sudicio.
Cosa può essere sottile?
Menu Dizionari Esile, snello, slanciato: corpo, vita s.; gambe sottili; una ragazza esile, s. 3 fig. Puro, leggero: una s. aria di montagna; brezza s.
Che cosa sono le similitudini in un testo?
Che cos’è la similitudine La similitudine è una figura retorica che si ritrova in un testo poetico che serve per effettuare un paragone tra due entità; in una di queste due identità si trovano determinate proprietà che possono essere paragonate per somiglianza all’altra identità.
Come si trova un punto di accumulazione?
Dato un insieme X e un punto x appartenente a X per ogni raggio d > 0, si dirà che x è un punto d’accumulazione per X se l’intorno I (x) intersecato all’insieme X è diverso dall’insieme vuoto.
Come si chiama la ripetizione in poesia?
L’epifora (dal greco epiphérō, «porto in aggiunta»), detta anche epistrofe (dal greco epistrophē, «rivolgimento, conversione») o anche desitio, conversio e reversio, è una figura retorica di ordine che consiste nel ripetere la stessa parola o le stesse parole o di egual significato alla fine di ogni frase o versi …