Come è stato distrutto il Circo Massimo?
Il grande incendio che devastò Roma durante il suo principato, nel 64 d. C., ebbe il suo focolaio proprio nel Circo Massimo, distruggendo gran parte del complesso.
Cosa resta oggi del Circo Massimo?
Tutto quanto resta oggi di visibile dell’edificio sono il tratto della cavea, in laterizio, nella parte curva sotto il Palatino, e, accanto alla “Torre della Moletta”, i fornici, le scale per i piani superiori e le sostruzioni delle gradinate in laterizi (nella foto 2), databili all’età traianea.
A cosa serve il Circo Massimo?
I circhi romani, con i teatri e gli anfiteatri, erano i luoghi d’intrattenimento più importanti dell’Antica Roma. Erano dei recinti allargati dove si realizzavano delle attività ludiche, come le corse dei carri.
Che cosa è il Circo Massimo?
Il Circo Massimo, il più grande edificio per lo spettacolo dell’antichità e uno dei più grandi di tutti i tempi (600 m di lunghezza per 140 m di larghezza), è collegato dalla leggenda alle origini stesse della città. Qui infatti ebbe luogo il ratto delle Sabine, uno dei primi importanti eventi della città di Roma.
Cosa rimane del Circo Massimo?
Del circo si conservano resti dei portici lungo il lato posto sotto il Palatino, oltre a molti di quelli che formavano il portico esterno sul monte. Altri resti della parte curvilinea si trovano esistere verso il Celio, come pure alcuni altri pochi dell’altro lato maggiore posto al disotto dell’Aventino.
Cosa c’era al centro del Circo Massimo?
I due lunghi bracci rettilinei delle gradinate si unificavano nell’emiciclo al cui centro c’era l’arco in onore dell’imperatore Tito. Il Circo Massimo rimase in efficienza fino alle ultime gare organizzate nel VI secolo dal re ostrogoto Totila.
Come si chiama il centro del circo?
La parte principale del circo è la pista. Si tratta di quella porzione di spazio verso la quale convergono gli occhi degli spettatori che sono posizionati sulla cavea, una struttura rialzata simile al teatro romano.