Per cosa veniva utilizzato il Pantheon?
Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future.
Quale caratteristica del Pantheon rispecchia il suo nome?
Secondo Cassio Dione Cocceiano il Pantheon derivava il suo nome dal fatto che la cupola richiamava la volta celeste, la sede degli Dei.
Cosa c’è scritto sul frontone del Pantheon?
Tertium. Fecit (“Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, edificò”). In realtà, questa scritta risale alla prima “versione” del Pantheon, quella fatta costruire da Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, nel 27 a. C.
Perché nel Pantheon è possibile iscrivere una sfera?
Il primo elemento simbolico, di cui ho già parlato, è la forma dello spazio interno e la sua riconducibilità alla sfera. Si tratta di un’allusione all’eccellenza in quanto la filosofia greca considerava la sfera il solido geometrico perfetto, simbolo della volta celeste e del creato.
Cosa facevano i romani nel Pantheon?
“Pantheon” è una parola composta che deriva dal greco e indica che il tempio è dedicato al culto di tutti gli dei. Gli antichi romani, infatti, erano originariamente politeisti ovvero adoravano molte divinità ognuna delle quali veniva invocata a protezione di un determinato aspetto della vita privata e pubblica.
Cosa significa la scritta sopra il Pantheon?
Agrippa L.F. Cos. Tertium. Fecit” che tradotto dal latino significa “Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, edificò”.
Perché il Pantheon può considerarsi un tempio Octastilo?
Il termine identifica edifici con fronte colonnata caratterizzata da otto colonne. Presentano questo carattere alcuni templi peripteri (Atene, Partenone) o pseudodipteri (Corfù, Artemision, VI sec. a.C.), ma anche edifici templari con fronte prostila (Roma, Pantheon).