Sommario
Come venivano realizzate le stampe giapponesi?
L’artista faceva un disegno preliminare con l’inchiostro sulla carta che veniva poi portato nella bottega dell’incisore per essere incollato su di una tavola di legno di ciliegio e, attraverso l’utilizzo di vari strumenti, riprodotto lasciando in rilievo le linee del disegno dell’artista e scavando tutto il resto.
Come si chiamano le stampe giapponesi?
L’ukiyo-e (浮世絵 “immagini del mondo fluttuante”) è un genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno, nata e sviluppatasi durante il periodo Edo, tra l’inizio del XVII e la fine del XIX secolo.
Come si fa la xilografia?
Viene usato un rullo che, passato sopra la superficie della matrice, inchiostra solamente ciò che è stato risparmiato, perché i segni incisi vanno in profondità, dunque diventa molto difficile per il rullo inchiostrare anche questi. Il risultato è che i segni incavi nella stampa sono bianchi e quelli risparmiati, neri.
Che legno si usa per la xilografia?
In gergo questo elemento viene chiamato matrice. La matrice, quindi, può essere in legno o di linoleum. Se il tuo disegno è ricco di dettagli, ad esempio, si tratta di un albero con foglie piccolissime, allora ti consiglio di usare un legno duro e compatto come il pero, il melo, il faggio o il noce.
Chi ha inventato la xilografia?
Non si sa se l’invenzione sia da attribuirsi all’olandese Jost de Negker, che rivendicò l’invenzione nel 1512, o all’emiliano Ugo da Carpi, che nel 1516 chiese alla Repubblica di Venezia il riconoscimento di paternità. Gli incisori utilizzano legni morbidi e facili da lavorare, tagliati nel senso della venatura.
Quando nasce l’arte giapponese?
Il termine arte giapponese copre una vasta gamma di produzioni artistiche appartenenti a periodi molto diversi tra loro, dalle prime testimonianze di presenza umana in Giappone, intorno al X millennio a.C., all’età contemporanea.