Sommario
Che legno usavano i Fenici?
Il legno usato era quello dei maestosi cedri che crescevano sui monti del Libano e davano fusti dritti e altri fino a 40 metri. Le loro navi avevano un curioso albero a forma di “V”. naturalmente queste vele non si potevano manovrare e perciò i navigatori potevano muoversi soltanto nella direzione del vento.
La pentecontera era una nave a propulsione mista essendo sospinta sia dalla vela che dalla voga e fu la prima imbarcazione adatta alle lunghe navigazioni. Il suo nome deriva proprio dai cinquanta vogatori disposti, venticinque per lato e in un unico ordine, sui due fianchi della nave.
I Fenici costruivano sia navi commerciali, usate per il trasporto delle merci, che navi da guerra, usate in combattimento. erano lunghe da 20 a 30 metri e molto larghe per poter trasportare grossi carichi di merce; avevano le estremità ricurve; erano dotate di una vela rettangolare o quadrata.
Quanti e quali mari solcano le navi fenicie?
Esperti marinai e straordinari commercianti i Fenici furono fra i primi ad addentrarsi nelle più lontane regioni bagnate dal Mediterraneo, dai mari d’Oriente e dall’Atlantico.
Come trasportavano i tronchi per le costruzioni Fenici?
Con le loro navi i Fenici trasportavano i pregiati tronchi di cedro, l’albero che costituiva l’unica ricchezza della loro terra.
Le navi fenicie erano di due tipi: mercantili e da guerra. Erano realizzate con il legname ricavato dalle grandi foreste di cedri, pini e cipressi che ricoprivano la Fenicia (oggi Libano).
Come si orientavano gli antichi marinai con le stelle?
Ma ancora prima della bussola i marinai navigavano basandosi sul sole e le stelle e quando il cielo era coperto dalle nuvole si orientavano grazie alle onde oceaniche prodotte dai venti costanti: ne studiavano l’orientamento e le mettevano in rapporto al sorgere e al tramontare del sole e delle stelle.
Chi ha inventato la chiglia?
Chi furono gli inventori della chiglia? In realtà il concetto di chiglia basculante parte da lontano. Il primo prototipo era stato istallato nel secolo scorso da Francis Herreshoff (figlio del celebre progettista statunitense Nathanael G.