Sommario
Quali sono i possedimenti di Mazzarò?
I possedimenti di Mazzarò sono costituiti dalle zone circostanti il Biviere di Lentini, dalle stoppie riarse della Piana di Catania e dagli aranci sempre verdi di Francofone, dai pascoli della Canziria, dai sugheri grigi di Resecane e dai pascoli deserti di Passaneto e di Passanitello.
Quale valore assume la roba per Mazzarò?
Quale valore assume la roba per Mazzarò? Ma la “roba” diventa per Mazzarò la ragione stessa della sua vita, un’ossessione che lo perseguita: non ha tempo per gli affetti né per godersi la sua agiatezza, ma solo per pensare a come accumulare altre ricchezze.
Qual è il fatto per cui l’identità di Vitangelo inizia a vacillare?
Il protagonista, Vitangelo Moscarda, entra in crisi quando gli viene fatto notare dalla moglie di avere il naso diverso da come lui se lo vedeva: questa banale constatazione lo porterà gradualmente alla pazzia.
In quale epoca vengono narrati i fatti di la roba?
La roba è una novella di Giovanni Verga pubblicata per la prima volta sulla rivista La Rassegna Settimanale nel 1880, poi successivamente compresa nella raccolta Novelle rusticane (1883).
Cosa mangiava Mazzarò?
Nonostante disponesse di un’ingente somma di denaro, Mazzarò non viaggiava mai con 12 tari in tasca e mangiava sempre pane e cipolla. Era solito spronare i suoi lavoratori, specialmente i più giovani, e non concedeva mai più del necessario o della solita paga.
Che importanza ha la roba per Mazzarò?
La roba è simbolo di benessere economico di una ricchezza che non si misura in denaro, ma in pascoli, terre, fattorie, magazzini ricolmi, animali; e Mazzarò, che con tenacia, sacrificio, abiezione è riuscito ad accumularne tanta, assume una statura a suo modo eroica, anzi tragicamente eroica.
Come è riuscito Mazzarò ad accumulare la sua roba?
Sembrava che perfino il sole, le cicale e gli uccelli fossero proprietà di Mazzarò. Alla fine egli era solo un omiciattolo grassoccio ricco come un maiale e con una mente brillante, grazie alla quale riuscì ad accumulare tutta quella roba.
Perché la vita non conclude?
La vita non conclude perché essendo un continuo fluire, la vita non sopporta i nomi che sono solo una «forma». Può abbandonarsi al fluire libero e mutevole della «vita», una volta spezzata la prigionia di qualsiasi «forma» e, anche, della forza corrosiva del pensiero, responsabile delle false costruzioni mentali.
Cosa fa Vitangelo Moscarda?
La “follia” di Vitangelo (ovvero il suo sforzo di distruggere le maschere) continua: fa liquidare la banca paterna da cui ricavava il suo benessere, maltratta la moglie… Finché gli amministratori, Dida e il suocero non iniziano a complottare per rinchiuderlo in manicomio.
Quale ritratto di Moscarda emerge da questo brano?
Analisi del testo Dal brano emerge il ritratto di Moscarda: un uomo comune, sicuro di sé, inizialmente. Proprio rispetto a questi ultimi, Moscarda si ritiene più capace di conoscere la vita, proprio perché libero da ”briglie e paraocchi”, come riportato alla riga 65 del testo.