Come si utilizza la conta reticolocitaria?
La conta reticolocitaria è un esame utilizzato per determinare la quantità (assoluta e/o percentuale) di reticolociti circolanti nel sangue. Spesso, quest’analisi è associata all’ematocrito e alla misura dell’emoglobina. La conta reticolocitaria può essere utilizzata per vari scopi:
Qual è il numero totale di reticolociti?
Nella conta percentuale, il numero di reticolociti viene comparato con il valore totale di globuli rossi secondo la seguente formula: Reticolociti (%) = [numero dei reticolociti/numero dei globuli rossi totali] x 100. Preparazione. Per sottoporsi al prelievo di sangue utile per il conteggio dei reticolociti non è necessario essere a digiuno.
Quali sono i reticolociti?
I reticolociti si definiscono per la presenza di materiale citoplasmatico, costituito prevalentemente da mitocondri e residui di materiale genetico (acido ribonucleico ribosomiale), evidenziabili come granuli e filamenti alla colorazione sopravitale, come il blu brillante di cresile.
Quali sono i livelli di reticolociti nel sangue?
Alti livelli di reticolociti (reticolocitosi) possono essere segno di: Anemia perniciosa o sideropenica: l’organismo compensa questa perdita o la carenza di globuli rossi, incrementando il ritmo dell’eritropoiesi; ciò si riflette nell’aumentato rilascio di reticolociti nel sangue da parte del midollo osseo.
Quali sono i “reticolociti”?
I “reticolociti” sono dei globuli rossi (eritrociti) giovani, privi di nucleo cellulare e non ancora considerati maturi, che sono stati appena immessi nel circolo sanguigno e conservano per qualche tempo (circa un giorno) un esiguo numero di ribosomi, prima di maturare in eritrociti. La conta dei reticolociti rappresenta quindi, per il medico
Cosa si intende con reticolocitosi?
Con reticolocitosi, associate ad aumentata distruzione (emolisi) o perdita (emorragia), con progenitori integri ed efficienti, ma insufficienti per riequilibrare il danno periferico.