Sommario
Quando si fa il test di Coombs diretto?
Il test di Coombs diretto può essere utilizzato come supporto alla diagnosi di anemia emolitica del neonato, dovuta ad una incompatibilità sierica tra madre e figlio. Inoltre, viene eseguito quando si sospetta una reazione avversa a una trasfusione.
Quando si esegue il test di Coombs indiretto?
Una madre Rh negativa può sviluppare anticorpi quando è esposta ai globuli rossi Rh positivi del feto. Per prevenire questo evento una madre Rh negativa dovrebbe sottoporsi a Test di Coombs indiretto precocemente, intorno alla 28° settimana di gravidanza e poi al parto.
Cos’è il test di Coombs indiretto negativo?
Il test di Coombs indiretto è negativo quando non vi è nessuna reazione tra gli anticorpi del siero e gli antigeni dei globuli rossi. Viene utilizzato nella ricerca di compatibilità donatore/ricevente nel caso di emotrasfusione.
Cosa vuol dire se il test di Coombs è positivo?
La positività al test di Coombs diretto dimostra la presenza di autoanticorpi legati agli eritrociti, determinando una condizione per cui essi possono essere lisati dalle cellule effettrici del sistema immunitario. Alcune delle possibili cause sono: alcune malattie autoimmuni, quali: lupus eritematoso sistemico (LES)
Come si utilizzano le trasfusioni di sangue?
Il ricorso alle trasfusioni di sangue è indicato, inoltre, per correggere i disturbi della coagulazione e mantenere a livelli adeguati la volemia (massa del sangue circolante) e lo scambio dei gas respiratori (ossigeno e anidride carbonica).
Quali sono le indicazioni della trasfusione di plasma?
La trasfusione di plasma trova la sua principale indicazione nella correzione delle carenze selettive di fattori della coagulazione per le quali non esista una specifica terapia sostitutiva oppure nel caso di carenza di più fattori della coagulazione in pazienti con sanguinamento in atto. Altre indicazioni sono:
Quali sono le complicazioni delle trasfusioni?
NOTA: Questa è la Versione per Professionisti. CLICCA QUI per accedere alla versione per i pazienti. Le complicanze più frequenti delle trasfusioni sono. Reazioni febbrili non emolitiche. Reazioni brividi-rigidità. La maggior parte delle complicazioni gravi, che hanno tassi di mortalità molto elevati, sono.
Come può essere utilizzata la trasfusione di piastrine?
La trasfusione di piastrine può essere impiegata: a scopo preventivo, per evitare episodi di sanguinamento. a scopo terapeutico, per bloccare il sanguinamento in corrispondenza delle aree in cui sono presenti emorragie.