Sommario
- 1 Quali sono i possibili effetti collaterali di digossina?
- 2 Come viene utilizzata la digossina per il trattamento di disturbi cardiaci?
- 3 Quali sostanze possono interagire con la digossina?
- 4 Come agisce la digossina sul cuore?
- 5 Quanto dura L’emivita della digitossina?
- 6 Qual è la tossicità della digossina?
- 7 Quali sono le concentrazioni plasmatiche della digossina?
Quali sono i possibili effetti collaterali di digossina?
Altri possibili effetti collaterali derivanti dall’assunzione di digossina consistono in: Reazioni allergiche, anche gravi, in individui sensibili;
Come viene utilizzata la digossina per il trattamento di disturbi cardiaci?
La digossina viene utilizzata per il trattamento di disturbi cardiaci per i quali è necessario incrementare la forza di contrazione delle fibre del miocardio sia atriali che ventricolari (azione inotropa positiva).
Quando la digossina viene assunta dopo i pasti?
Quando la digossina viene assunta dopo i pasti, la velocità di assorbimento è rallentata ma la quantità totale di digossina assorbita risulta in genere invariata. Se assunta con pasti ricchi di fibre, comunque, la quantità assorbita in seguito a dose orale può risultare ridotta.
Come viene utilizzata la digossina?
Digossina viene utilizzata nella insufficienza cardiaca congestizia a bassa portata. Ulteriori indicazioni sono rappresentate dalla tachicardia parossistica atriale, dal flutter atriale e dalla fibrillazione atriale, in particolar modo in fase cronica. Controindicazioni
Quali sostanze possono interagire con la digossina?
Interazioni. Digossina può interagire con numerose sostanze chimiche. Alluminio idrossido, magnesio idrossido, magnesio trisilicato, caolino, acido aminosalicilico, sulfasalazina, colestipolo e colestiramina riducono l’assorbimento gastrointestinale di digossina.
Come agisce la digossina sul cuore?
La digossina ha dunque un’azione inotropa positiva, ma agisce in modo non univoco sulla eccitabilità cardiaca o batmotropismo: sulle cellule miocardiche in vitro provoca un aumento dell’eccitabilità, che non è altrettanto “visibile” sul cuore in vivo.
Qual è la dose da carico totale di digossina?
La dose da carico totale di digossina per via parenterale è compresa tra 0,5 e 1,0 mg, in base all’età, alla massa corporea magra ed alla funzionalità renale. La dose da carico totale deve essere somministrata in dosi suddivise, con circa metà della dose totale somministrata come prima dose e le ulteriori frazioni ad intervalli di quattro-otto ore.
Cosa è la digossina?
Digossina (Digitale, Lanoxin) La Digossina (Digitale, Lanoxin) è il glicoside digitalico più largamente impiegato nella terapia dell’insufficienza del cuore. La digossina viene utilizzata nei pazienti con insufficienza cardiaca e per il trattamento di diversi tipi di tachicardia.
Quanto dura L’emivita della digitossina?
L’emivita media della digitossina è di circa 7 giorni (3-16 giorni) e sembra non essere influenzata da eventuali alterazioni della funzione renale. Alte concentrazioni di digitossina sono state riscontrate in alcuni organi quali reni , miocardio e fegato .
Qual è la tossicità della digossina?
Perciò, il livello sierico minimo ottimale di digossina può essere da 0,5 nanogrammi/ml (0,64 nanomoli/l) a 1,0 nanogrammi/ml (1,28 nanomoli/l). La tossicità della digossina è associata più comunemente a concentrazioni sieriche della digossina maggiori di 2 nanogrammi/ml. Tuttavia la tossicità può presentarsi con concentrazioni sieriche di
Quali sono i principi attivi della digossina?
Principio attivo: digossina 5 mg. Eccipienti: sodio fosfato bibasico, acido citrico, metile-paraidrossibenzoato, sciroppo di glucosio idrogenato, giallo chinolina
Quali sono gli effetti sul cuore della digossina?
Gli effetti sul cuore della digossina sono l’aumento della forza di contrazione (effetto inotropo positivo) e il rallentamento del ritmo cardiaco per riduzione della velocità di conduzione atrio-ventricolare (effetto cronotropo negativo).
Quali sono le concentrazioni plasmatiche della digossina?
La digossina ha un alto volume di distribuzione pari a 5-10 l/kg. La concentrazione plasmatica terapeutica è compresa tra 0,5 e 2 ng/ml. Concentrazioni