Sommario
In quale caso viene tolto il reddito di cittadinanza?
Rifiuto delle offerte di lavoro Al primo rifiuto di un’offerta di occupazione, infatti, l’importo del reddito di cittadinanza verrà decurtato. Se arriverà un “niet” anche alla seconda proposta di lavoro, al beneficiario sarà tolto il sostegno economico.
Cosa succede se non restituisci il reddito di cittadinanza?
La pena è la reclusione da due a sei anni. C’è poi un ulteriore reato, che riguarda l’omessa comunicazione delle variazioni del reddito, del patrimonio familiare o di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In questo caso, la reclusione va da uno a tre anni.
Come verificare se una persona percepisce il reddito di cittadinanza?
il portale web Redditodicittadinanza.gov.it, con autenticazione SPID; il portale INPS (ww.inps.it), con SPID almeno di 2° livello, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS); i servizi offerti dai CAF; gli sportelli di Poste Italiane.
Cosa rischia chi percepisce indebitamente il reddito di cittadinanza?
La normativa sul “reddito di cittadinanza”, prevede la reclusione da 2 a 6 anni, per chi fa o utilizza dichiarazioni o documenti falsi oppure omette informazioni dovute al fine di ottenere indebitamente tale beneficio.
Chi controlla le domande del reddito di cittadinanza?
L’operazione di controllo sulle informazioni fornite in sede di domanda è di esclusiva competenza dei Comuni e viene eseguita con la collaborazione dell’INPS che mette a disposizione degli enti locali una piattaforma contenente tutte le domande di Reddito di cittadinanza inoltrate.
Chi controlla il reddito di cittadinanza?
Inoltre Inps, Comuni e Anagrafe nazionale della popolazione residente devono incrociare i dati a disposizione di ciascun ente nella fase di verifica delle domande per l’accesso al beneficio.