Quando entra in vigore la nuova legge sulla privacy?
Il 1° gennaio del 2004 è entrata in vigore in Italia una nuova legge chiamata a riordinare e regolare quanto necessario in riferimento alla privacy, ovvero alla protezione dei dati personali.
Quali sono le leggi che tutelano la privacy?
Per questo, sono state emanate, sia in Italia che negli altri principali paesi d’Europa e del mondo, delle leggi tese a tutelare il diritto alla riservatezza della persona o, meglio, la privacy. Il dato personale è diventato, dunque, un bene giuridico protetto dalle norme.
Cosa succede in caso di violazione della legge sulla privacy?
Legge sulla privacy: che succede in caso di violazione? La violazione delle norme sulla privacy espone il titolare del trattamento a sanzioni molto pesanti. Basti pensare che, di recente, il Garante per la privacy ha irrogato a Tim una sanzione di 27.802.946 euro per numerosi trattamenti illeciti di dati legati all’attività di marketing.
Cosa è il diritto alla privacy?
Cosa è il diritto alla privacy? L’istituto nasce negli Stati Uniti nel 1890 come diritto “a essere lasciato solo” (to be let alone) e viene elaborato in Italia dagli anni ‘60-’70 come generico diritto alla libera determinazione nello svolgimento della propria personalità.
Qual è il reato di violazione della privacy?
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23808/2019, ha avuto modo di pronunciarsi in merito al reato di trattamento illecito di dati personali, meglio conosciuto come reato di violazione della privacy, di cui all’art. 167 del codice privacy, precisando quelli che sono i requisiti necessari per la sua configurazione.
Quando era in vigore il Testo Unico sulla privacy?
Prima del “Testo unico sulla privacy” era in vigore in Italia la “Legge 31 dicembre 1996, n. 675 Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali“. Il decreto ministeriale sulla privacy, la legge attuale.
Come è intesa la privacy?
In tal senso è intesa come privacy anche l’ autodeterminazione e la sovranità su se stessi, il riconoscersi parte attiva, e non più passiva, in un rapporto con le istituzioni, nel rispetto reciproco delle libertà.