Sommario
Qual è la giusta causa del licenziamento?
Licenziamento per giusta causa. La giusta causa è il primo dei due tipi di licenziamento per ragioni disciplinari. Essa ricorre quando il comportamento del lavoratore è talmente grave da non consentire la prosecuzione del rapporto neanche per un solo giorno in quanto è venuta meno ogni fiducia e aspettativa che la prestazione sia resa
Qual è il licenziamento per giustificato motivo soggettivo?
Licenziamento per giustificato motivo soggettivo. Come il licenziamento per giusta causa, anche quello per giustificato motivo soggettivo è di natura disciplinare e può dipendere da colpe del lavoratore (a prescindere se questi abbia agito in buona fede o in malafede).
Come procedere prima del licenziamento?
In tutti questi casi, però, prima del licenziamento è necessario procedere al cosiddetto repêchage (o «ripescaggio»): in pratica il datore deve verificare che il dipendente da licenziare non sia collocabile ad altre mansioni utili all’azienda, sempre che queste non siano già affidate ad altri lavoratori.
Quando può essere licenziato un dipendente?
Un dipendente può essere licenziato solo se viola la legge o il contratto di lavoro (cosiddetto licenziamento disciplinare) o quando viene meno l’interesse dell’azienda al suo utilizzo (cosiddetto licenziamento per motivi aziendali). Il licenziamento per motivi aziendali è detto licenziamento per giustificato motivo oggettivo.
Qual è la definizione di licenziamento?
La definizione di licenziamento. Il rapporto di lavoro (la cui durata non è stata predeterminata mediante apposizione di un termine) può estinguersi, alla pari degli altri rapporti di durata, per recesso delle parti. Con il termine licenziamento, in particolare, si fa riferimento al recesso esercitato dal datore di lavoro.
Quali sono i diversi tipi di licenziamento?
I diversi tipi di licenziamento. Nell’ordinamento italiano sono previste tre diverse forme di licenziamento: 1. Il licenziamento per giusta causa; 2. Il licenziamento per giustificato motivo soggettivo; 3. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo. Ciò che distingue tra loro le tipologie di licenziamento è, innanzi tutto,
Quando deve essere impugnato il licenziamento?
Il licenziamento deve essere impugnato, a pena di decadenza, entro 60 giorni dalla ricezione della sua comunicazione in forma scritta, con qualsiasi atto scritto, anche extragiudiziale, idoneo a rendere nota la volontà del lavoratore, anche attraverso l’intervento dell’organizzazione sindacale.
Quando viene intimato il licenziamento per giusta causa?
Il licenziamento per giusta causa, invece, viene intimato in caso di violazioni gravissime, che non consentono la prosecuzione nemmeno temporanea del rapporto di lavoro perché hanno fatto venir meno la fiducia che c’era tra azienda e dipendente. Si tratta quindi di un licenziamento “in tronco”, senza preavviso.