Sommario
- 1 Cosa si intendono a rischio di incendio medio?
- 2 Quali sono i luoghi di lavoro a rischio di incendio basso?
- 3 Quali sono i luoghi a rischio di incendio elevato?
- 4 Qual è la temperatura di combustione dell’incendio?
- 5 Qual è la valutazione del rischio incendio?
- 6 Chi è coinvolto nella valutazione del rischio incendio e di gestione delle emergenze?
Cosa si intendono a rischio di incendio medio?
Si intendono a rischio di incendio medio i luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata.
Quali sono i luoghi di lavoro a rischio di incendio basso?
I luoghi di lavoro a rischio di incendio basso sono quelli che non hanno attività non classificabili a rischio medio o elevato e in generale dove non sussistono rischi di svilupparsi un’incendio (criterio di esclusione)
Quali sono le cause dell’incendio?
L’andamento dell’incendio è molto complesso ed è influenzato da moltissimi fattori quali: tipo, quantità, pezzatura e disposizione del materiale combustibile; dimensioni e geometrie della zona interessata all’incendio; aperture e tamponamenti; apporto di comburente (vento, quantità d’aria disponibile, umidità); tipo e numero delle cause di innesco.
Quali sono i luoghi a rischio di incendio elevato?
Vanno inoltre classificati come luoghi a rischio di incendio elevato quei locali ove, indipendentemente dalla presenza di sostanze infiammabili e dalla facilità di propagazione delle fiamme, l’affollamento degli ambienti, lo stato dei luoghi o le limitazioni motorie delle persone presenti, rendono difficoltosa l’evacuazione in caso di incendio.
Qual è la temperatura di combustione dell’incendio?
Nell’incendio di combustibili gassosi è possibile valutare approssimativamente il valore raggiunto dalla temperatura di combustione dal colore della fiamma”. Ad esempio il colore rosso scuro è indice di una temperatura di 700 °C circa, mentre il giallo fino al bianco sono indici di una temperatura dai 1100 ai 1500 °C;
Qual è la normativa di riferimento per il rischio incendio?
La normativa di riferimento che regolamenta tutti gli aspetti della gestione del rischio incendio è il Decreto Ministeriale 10/03/1998, ancora ad oggi in vigore, all’interno del quale (nell’ Allegato I) si possono individuare i criteri utilizzabili dalle aziende per effettuare la valutazione del Rischio Incendio e la relativa classificazione.
Qual è la valutazione del rischio incendio?
La valutazione del rischio incendio coinvolge tutti le imprese di ogni settore (commerciale, artigianali e industriali), in quanto i luoghi di lavoro e deve consentire al datore di lavoro di prendere i provvedimenti che sono effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone presenti nel luogo di lavoro.
Chi è coinvolto nella valutazione del rischio incendio e di gestione delle emergenze?
Direttamente coinvolto nel processo di valutazione del rischio incendio e di gestione delle emergenze è come sempre il Datore di Lavoro, o l’eventuale dirigente che può ricevere delega ai sensi dell’art 16 del D.Lgs 81/08 per la gestione degli aspetti dell’antincendio.
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