Sommario
Quando il DDT è obbligatorio?
L’emissione del Documento di Trasporto è obbligatoria in tutti i casi di trasporto merci. Nel caso in cui il conducente risulti in grado di provare la regolarità del trasporto, la sanzione sarà più lieve, in caso contrario verrà comminata la multa massima con possibile fermo del veicolo per tre mesi.
Quando serve la bolla di accompagnamento?
Tale documento viene utilizzato nel caso in cui il contribuente abbia l’intenzione di avvalersi della fatturazione differita prevista dall’art. 21, co. 4, D.P.R. 633/1972 o al fine di documentare la movimentazione dei beni, a titolo traslativo o non.
Come viene commercializzato il DDT?
Oltre che come DDT viene commercializzato con altri nomi, quali: Anofex, Cesarex, Chlorophenothane, Dedelo, p,p’-DDT, Dichlorodiphenyltrichloroethane, Dinocide, Didimac, Digmar, ENT 1506, Genitox, Guesapon, Guesarol, Gexarex, Gyron, Hildit, Ixodex, Kopsol, Neocid, OMS 16, Micro DDT 75, Pentachlorin, Rukseam, R50 e Zerdane.
Come si certifica il DDT?
Il DDT certifica un trasferimento di merci dal cedente (venditore) al cessionario (acquirente). La consegna avviene presso la sede indicata dal cessionario quale luogo di consegna. Il trasporto può essere effettuato sia dal mittente che dal destinatario, oppure utilizzando un trasportatore che si assume l’incarico della consegna.
Quali elementi devono contenere il DDT?
Il DDT deve contenere obbligatoriamente i seguenti elementi, ai sensi dell’articolo 1 del DPR n. 472/96. Questo affinché il documento sia valido fiscalmente. Vediamo di seguito gli elementi obbligatori del Documento di Trasporto (DDT). Data e numero di emissione
Come deve essere conservato il DDT?
Il DDT è un documento a tutti gli effetti rilevante ai fini fiscali oltre che civili, e deve essere obbligatoriamente conservato da parte del soggetto che cede la merce (e non dal trasportatore), insieme alla relativa fattura di vendita, per almeno 10 anni, così come definito dall’art. 2220 del CC.