Sommario
Che legami formano i metalli?
Il legame metallico è un legame delocalizzato di natura elettrostatica che si instaura tra gli elettroni di valenza e gli ioni positivi metallici. Le principali caratteristiche dei metalli sono: buona conduttività elettrica e termica, buona malleabilità e duttilità.
Come si forma il metallo?
Da dove vengono i metalli? I metalli si trovano sulla Terra sotto forma di minerali grezzi nella crosta terrestre. Altri minerali grezzi metallici sono l’ematite, da cui si può ricavare il ferro; la blenda, da cui si ricava lo zinco; la galena, da cui si ricava il piombo; il cinabro, da cui si ricava il mercurio.
Cosa succede nel legame metallico?
Legame metallico: modello a nube elettronica Secondo questo modello in un metallo gli atomi perdono i loro elettroni di valenza trasformandosi in cationi (ioni positivi). Gli elettroni di valenza non appartengono più ai singoli atomi, ma sono liberi di muoversi (elettroni delocalizzati) tra i vari cationi.
Quando si forma il legame covalente?
Quando il legame covalente si forma tra atomi che presentano un diverso valore di elettronegatività, la nube elettronica degli elettroni che costituiscono il legame covalente è concentrata sull’atomo più elettronegativo. Si parla in questo caso di legame covalente polare.
Qual è la coppia di elettroni che costituisce il legame covalente?
La coppia di elettroni che costituisce il legame covalente risulta spostata verso l’atomo più elettronegativo (in questo caso il Cl). Quest’ultimo acquista quindi una carica parzialmente negativa (δ -, delta meno), mentre l’altro atomo (nel nostro caso H) assume una carica parzialmente positiva (δ +, delta più).
Come si realizza il legame covalente polare?
Il legame covalente polare (o covalente eteropolare) si realizza tra atomi di elementi diversi (ma i due atomi devono avere una differenza di elettronegatività inferiore a 1,9).
Quali sono i composti covalenti?
I composti covalenti a loro volta si dividono in inorganici e organici, che rappresentano il maggior numero di composti covalenti. Sono inorganici il triossido di zolfo e l’ammoniaca, invece sono organici l’alcool etilico, il saccarosio e il metano, inoltre i composti organici devono contenere sempre carbonio e idrogeno.