Sommario
- 1 Quando è stata scoperta la prima benzodiazepina?
- 2 Quali sono i derivati di benzodiazepine?
- 3 Quali sono i sintomi di un sovradosaggio di benzodiazepine?
- 4 Quali sono le caratteristiche delle benzodiazepine?
- 5 Quali sono i farmaci benzodiazepinici?
- 6 Quali sono le sostanze d’abuso delle benzodiazepine?
- 7 Quanto dura l’uso di benzodiazepine?
- 8 Come avviene l’escrezione delle benzodiazepine?
- 9 Come sono utilizzate le benzodiazepine nella pratica veterinaria?
- 10 Quali sono gli effetti a lungo termine di benzodiazepine?
- 11 Come le benzodiazepine agiscono?
- 12 Quanto dura l’uso delle benzodiazepine?
- 13 Quali sono gli effetti cronici di benzodiazepine?
- 14 Quali sono le benzodiazepine più prescritte?
- 15 Quali sono i benefici delle benzodiazepine?
Quando è stata scoperta la prima benzodiazepina?
La prima benzodiazepina, il clordiazepossido (Librium), è stata scoperta casualmente da Leo Sternbach nel 1955 e reso disponibile nel 1960 da Hoffmann-La Roche, che ha anche commercializzato il diazepam (Valium) dal 1963. A partire dagli anni sessanta e settanta le benzodiazepine hanno incominciato a essere largamente prescritte clinicamente.
Quali sono i derivati di benzodiazepine?
Esistono poi alcuni derivati benzodiazepinici ( Dalmadorm, Felison, Halcion, Minias, Roipnol, ecc.) e altri farmaci che, pur avendo composizione diversa dalle benzodiazepine, hanno un effetto sedativo ( Nottem, Stilnox, Buspar, ecc.). Largo uso viene fatto anche di prodotti “naturali”, quali la Valeriana, il Sedatol, ecc.
Quale agente antagonista delle benzodiazepine?
Esiste un agente antagonista delle benzodiazepine, il flumazenil (Anexate). Il suo uso come antidoto non è tuttavia raccomandato di routine a causa dell’alto rischio di risedazione e convulsioni.
Quali sono i sintomi di un sovradosaggio di benzodiazepine?
I sintomi di un sovradosaggio di benzodiazepine possono comprendere: sonnolenza, difficoltà di parola, nistagmo, ipotensione, ipocinesia, atassia, coma, depressione respiratoria, fino ad arrivare nei casi più gravi all’arresto cardiorespiratorio.
Quali sono le caratteristiche delle benzodiazepine?
Alte dosi di benzodiazepine possono causare amnesia anterograda e dissociazione. Queste caratteristiche rendono oggi utili le benzodiazepine nei trattamenti di breve durata per stati gravi di ansia, insonnia, agitazione, convulsioni, spasmi muscolari, astinenza da alcol e come premedicazione per le procedure mediche o dentistiche.
Cosa succede dopo la sospensione dalle benzodiazepine?
La sospensione dalle benzodiazepine o una brusca riduzione del dosaggio, anche dopo un ciclo di trattamento relativamente breve (tre-quattro settimane), può portare a due gruppi di sintomi – effetto rebound e astinenza. L’effetto rebound consiste nel ritorno dei sintomi per cui il paziente era stato trattato, ma in modo peggiore a prima.
Quali sono i farmaci benzodiazepinici?
I farmaci benzodiazepinici sono considerati piuttosto sicuri e sono dotati di una tossicità relativamente bassa. Inoltre, possiedono un elevato indice terapeutico. Questo parametro esprime il rapporto tra dose tossica e dose terapeutica.
Quali sono le sostanze d’abuso delle benzodiazepine?
Le benzodiazepine sono considerate tra le principali sostanze d’abuso anche se quasi esclusivamente da parte di chi già fa uso di altre droghe. A livello internazionale esse sono classificate come farmaci della tabella IV, a parte il flunitrazepam che è nella tabella III, ai sensi della convenzione sulle sostanze psicotrope.
Quali sono le benzodiazepine per il disturbo di panico?
Per via della loro efficacia, della tollerabilità e della rapida insorgenza dell’azione ansiolitica, le benzodiazepine sono spesso utilizzate per il trattamento dell’ansia associata a disturbo di panico. Tuttavia vi è un generale disaccordo tra gli esperti per quanto riguarda il loro uso a lungo termine per il disturbo di panico.
Quanto dura l’uso di benzodiazepine?
Nel sangue si va dalle 6 alle 48 ore, mentre nell’urina dai 3 ai 20 giorni (in caso di uso di benzodiazepine a lunga durata di azione).
Come avviene l’escrezione delle benzodiazepine?
L’escrezione del farmaco avviene per via urinaria (circa 80%) e fecale (circa 10%). Classificazione delle benzodiazepine. Sono presenti in letteratura diversi sistemi di classificazione delle benzodiazepine, a seconda dei gruppi liganti e della posizione, dell’emivita plasmatica e della presenza di cataboliti attivi.
Come avviene l’azione delle benzodiazepine?
Meccanismo d’azione delle Benzodiazepine L’attività del sistema nervoso è influenzata da numerose sostanze deputate allo scambio d’informazioni tra strutture anatomiche distanti tra loro. La trasmissione degli impulsi è affidata a particolari messaggeri – i neurotrasmettitori – che possono esercitare un’azione eccitatoria o inibitoria.
Come sono utilizzate le benzodiazepine nella pratica veterinaria?
Le benzodiazepine sono utilizzate nella pratica veterinaria nel trattamento di vari disturbi e condizioni. Come negli esseri umani, sono utilizzate nel trattamento di prima linea di convulsioni, stato epilettico, tetano e come terapia di mantenimento contro l’epilessia (in particolare, nei gatti ).
Quali sono gli effetti a lungo termine di benzodiazepine?
Gli effetti a lungo termine dell’uso di benzodiazepine possono includere un deterioramento cognitivo e problemi affettivi e comportamentali.
Quali sono le nonbenzodiazepine?
Per il trattamento dell’insonnia, le benzodiazepine sono ora meno popolari delle nonbenzodiazepine, che comprendono lo zolpidem, lo zaleplon e lo zopiclone. Le nonbenzodiazepine sono molecolarmente distinte, ma ciò nonostante, lavorano sugli stessi recettori delle benzodiazepine e producono effetti sedativi simili.
Come le benzodiazepine agiscono?
Le benzodiazepine agiscono stimolando il sistema GABAergico, cioè il sistema dell’acido γ-amminobuttirico (o GABA). Il GABA è un γ-amminoacido ed è il principale neurotrasmettitore inibitorio del cervello. Il GABA esplica le proprie funzioni biologiche legandosi ai suoi specifici recettori: il GABA-A, il GABA-B e il GABA-C.
Quanto dura l’uso delle benzodiazepine?
E, sulla base dei risultati, non è consigliabile l’uso delle benzodiazepine oltre due-quattro settimane, come la tolleranza e la dipendenza fisica si sviluppano rapidamente, con i sintomi di astinenza tra cui ansia di rimbalzo che si verifica dopo sei settimane o più di utilizzo.
Come si sviluppa la dipendenza da benzodiazepine?
Il problema principale dell’uso cronico di benzodiazepine è lo sviluppo di tolleranza e dipendenza. La tolleranza si manifesta come potere farmacologico diminuito e si sviluppa in tempi relativamente brevi per quanto riguarda gli effetti sedativi, ipnotici, anticonvulsivanti e miorilassanti.
Quali sono gli effetti cronici di benzodiazepine?
Effetti cronici. Dopo una terapia con le benzodiazepine prolungata nel tempo si possono verificare una serie di effetti tossici a carico del SNC, che determinano, a livello comportamentale, un certo numero di sintomi tipici che includono emicrania, irritabilità, confusione, deficit di memoria, depressione, insonnia e tremore.
Quali sono le benzodiazepine più prescritte?
Elenco delle benzodiazepine: Alprazolam (Xanax) – approvato dalla FDA per il trattamento di disturbi di panico e ansia.Alprazolam è la benzodiazepina più prescritto negli Stati Uniti . Bromazepam (Lectopam) – Usato come trattamento a breve termine per l’ansia e per alleviare l’ansia prima di un intervento chirurgico.
Quali sono gli antagonisti dell’idrossizina?
L’idrossizina è un potente antagonista dei recettori per l’istamina di tipo H1. Inoltre, esercita un’azione antagonista anche nei confronti dei recettori 5-HT2A della serotonina, dei recettori D2 della dopamina e dei recettori α1 per l’adrenalina e la noradrenalina. Infine, l’idrossizina è anche dotata di attività anticolinergica.
Quali sono i benefici delle benzodiazepine?
Se utilizzate per un breve periodo, le benzodiazepine possono essere di grande aiuto, a volte fino a salvare la vita delle persone, in molti disturbi clinici) ma il cui uso può diventare fonte di effetti collaterali significativi e di dipendenza (quasi tutti gli svantaggi delle benzodiazepine risultano dall’uso prolungato).