Sommario
- 1 Che funzione ha il tensioattivo?
- 2 Come è fatto un tensioattivo?
- 3 Come capire se è un tensioattivo?
- 4 Cosa sono i tensioattivi nei cosmetici?
- 5 Quanti sono i tensioattivi?
- 6 Che cos’è e come è fatta una bolla di schiuma?
- 7 Quali sono i tensioattivi da evitare?
- 8 Che cosa sono gli SLES?
- 9 Quali sono i tensioattivi cationici?
- 10 Quali sono i tensioattivi anionici?
- 11 Quali sono i tensioattivi anfoteri?
- 12 Quali sono i principali tensioattivi?
- 13 Cosa sono i tensioattivi ionici?
- 14 Quali sono i condizionanti tensioattivi?
- 15 Quali sono i tensioattivi naturali?
Che funzione ha il tensioattivo?
Il tensioattivo interviene tramite la diminuzione della tensione superficiale del liquido, diminuendo l’attrazione tra le molecole componenti la sostanza, rendendo la schiuma più stabile.
Come è fatto un tensioattivo?
I tensioattivi sono composti organici, costituiti da una parte idrofila, che si lega all’acqua ma non allo sporco organico, e da una parte idrofoba (o lipofila), in grado invece di legarsi allo sporco organico, ma non all’acqua, e di solubilizzarlo.
Dove si trovano i tensioattivi?
I tensioattivi sono delle sostanze, di origine naturale o prodotti per sintesi chimica, entrati nell’uso comune. Sono presenti, infatti, in moltissimi prodotti di uso quotidiano, come i detergenti e i prodotti per la pulizia, ma anche nei cosmetici e nei farmaci.
Come capire se è un tensioattivo?
I tensioattivi anionici (come SLS e SLES, detti primari) sono quelli più usati, dotati di un’eccellente capacità detergente e schiumogena ma alcuni di essi sono decisamente aggressivi e se si cerca un cosmetico molto delicato vanno evitati. I tensioattivi che hanno un’ottima tollerabilità cutanea non sono anionici.
Cosa sono i tensioattivi nei cosmetici?
Sostanze con proprietà emulsionanti, schiumogene, detergenti e solubilizzanti. Sono quindi molecole molto importanti che permettono la miscelazione o la solubilizzazione di sostanze che di per sé sarebbero incompatibili (ad esempio olio ed acqua), e hanno la capacità di rimuovere lo sporco.
Quali sono i tipi di tensioattivi?
I tensioattivi si suddividono in tre classi:
- Tensioattivi anionici, sono dotati di alta capacità bagnante ed emulsionante. Sono schiumogeni.
- Tensioattivi cationici, sono dotati di alta capacità bagnante.
- Tensioattivi non ionici, producono poca schiuma, ma hanno comunque ottimo potere detergente.
Quanti sono i tensioattivi?
Queste sostanze agiscono abbassando due forze esistenti in natura: la tensione superficiale e la tensione interfacciale. I tensioattivi sono fondamentali per fare i detergenti e si divino in quattro classi: Anionici, Cationici, Anfoteri, Non ionici.
Che cos’è e come è fatta una bolla di schiuma?
Che cos’è e come è fatta una bolla di schiuma? La schiuma è aria chiusa in una sfera (la bolla) fatta del liquido in cui essa nasce. Se si agita acqua pura si forma schiuma, che però scompare presto. La schiuma è aria chiusa in una sfera (la bolla) fatta del liquido in cui essa nasce.
Quali sono i detergenti tensioattivi?
I tensioattivi sono sostanze che hanno la proprietà di abbassare la tensione superficiale di un liquido, agevolando la bagnabilità delle superfici o la miscibilità tra liquidi diversi….I tensioattivi trovano numerose applicazioni, per esempio:
- Detergenti.
- Emulsionanti.
- Inchiostri.
- Vernici.
Quali sono i tensioattivi da evitare?
I tensioattivi di derivazione vegetale infatti (provenienti da zucchero e cocco in prevalenza) sono molto più delicati e dermoaffini. Nonostante questo hanno un ottimo potere lavante. Vi consiglio di evitare totalmente i prodotti aventi SLS e SLES.
Che cosa sono gli SLES?
Nello specifico SLES (Sodium Laureth Sulfate) e SLS (Sodium Lauryl Sulfate) sono tensioattivi cosidetti “anionici” e sono i più utilizzati perchè efficaci ed economici. In generale sono poco tollerati, soprattutto dalle pelli sensibili e secche in quanto possono irritare la pelle e seccarla ulteriormente.
Come si dividono i tensioattivi?
Quali sono i tensioattivi cationici?
Tensioattivi cationici Sono sali di cui è importante la parte positiva, costituita da lunghe catene di atomi di carbonio terminanti con un gruppo ammonico quaternario. Per esempio il BAC (benzalconio cloruro) è uno dei più utilizzati nei detergenti, avendo anche proprietà germicide.
Quali sono i tensioattivi anionici?
I tensioattivi anionici in genere sono sali costituiti da lunghe catene di atomi di carbonio, terminanti con un gruppo carbossilato o solfonato.
Cosa è una micella di tensioattivo?
Schema di una micella di tensioattivo. Le molecole di tensioattivo sono situate all’interfaccia delle due fasi. La fase oleosa (ad esempio una goccia di olio) è rappresentata dal cerchio grigio, circondato dalle molecole di tensioattivo, a loro volta circondate dalla fase acquosa (in bianco).
Quali sono i tensioattivi anfoteri?
I tensioattivi anfoteri sono zwitterioni e si comportano come tensioattivi cationici in ambiente acido o anionici in ambiente alcalino. Alcuni esempi sono la cocco-ammidopropil-betaina, la dodecil-betaina, la lecitina e gli acidi amminocarbossilici.
Quali sono i principali tensioattivi?
Classificazione dei tensioattivi. I tensioattivi si possono distinguere in saponi e in tensioattivi sintetici, a loro volta suddivisi in anionici, cationici, anfoteri e non ionici. Nell’immagine di seguito viene infine proposta una rappresentazione sommaria della struttura chimica dei principali tensioattivi:
Qual è la molecola di tensioattivo?
La molecola di tensioattivo ha una testa idrofila (in rosso) e una cosa lipofila (in bianco). Classificazione dei tensioattivi. I tensioattivi si possono distinguere in saponi e in tensioattivi sintetici, a loro volta suddivisi in anionici, cationici, anfoteri e non ionici.
Cosa sono i tensioattivi ionici?
Come abbiamo anticipato, non esiste un solo tipo di tensioattivi: essi, infatti, vengono classificati in due categorie principali, in base al comportamento in soluzione acquosa. Si distinguono, in particolare: tensioattivi ionici, che in acqua possono comportarsi da acidi, basi o entrambi, acquisendo una carica sulla testa idrofila;
Quali sono i condizionanti tensioattivi?
Tensioattivi come condizionanti. I tensioattivi cationici invece, pur non essendo detergenti, possiedono ottime proprietà condizionanti. Usati dopo la detersione, infatti, neutralizzano l’eccesso di carica negativa nei capelli (lasciata dai MBAS), rendendoli perfettamente lisci e districabili.
Come vengono ottenuti questi tensioattivi?
Questi tensioattivi, anch’essi sintetici, vengono ottenuti per reazione degli esteri dell’acido solforico con gli alcali. La testa idrofila, in questo caso, è rappresentata dal gruppo solforico (-O-SO3-), mentre la coda lipofila è una catena carboniosa semplice o etossilata, quest’ultima caratterizzata dal gruppo (-O-CH2-CH2).
Quali sono i tensioattivi naturali?
I tensioattivi naturali: le saponine. Le saponine sono i tensioattivi naturali per eccellenza, e prendono il nome dalla Saponaria officinalis: un’erba le cui radici