Quali sono le principali colture foraggere?
COLTURE FORAGGERE COLTURE FORAGGERE FAMIGLIA SPECIE GRAMINACEE AVENA ORZO SEGALE SORGO MAIS FESTUCA ERBA MAZZOLINA CODA DI TOPO BRASSICACEE RAVIZZONE COLZA RAPA CHENOPODIACEE BIETOLA DA FORAGGIO LEGUMINOSE ERBA MEDICA TRIFOGLIO PRATENSE TRIFOGLIO BIANCO LUPINELLA SULLA FAVA SOIA VECCIA LEGUMINOSE SULLA Sup.
Cos’è il trinciato di mais?
L’insilato, chiamato anche comunemente silato, è il prodotto di una tecnica di conservazione del foraggio (l’insilamento) che si realizza per acidificazione della massa vegetale causata da microrganismi anaerobi, impedendo così ad altri microrganismi di colonizzare la massa vegetale provocandone la perdita di valore …
Cosa significa prato irriguo?
Il prato irriguo è un terreno come il precedente che però fruisce di una irrigazione (non importa se con acqua propria o comunque derivata, e non importa se l’irrigazione sia necessaria alla coltura).
Quali sono i foraggi freschi?
Generalmente con il termine foraggio si intendono tutti i prodotti di origine vegetale destinati all’alimentazione animale, in realtà quando si parla di foraggi ci si riferisce più precisamente ad erba verde, fresca o parzialmente appassita. Con i termine fieno si indicano tutti i foraggi essiccati.
Cosa si intende per prato stabile?
I Prati Stabili sono superfici agricole caratterizzate da molte specie erbacee, utilizzate quale foraggio per le vacche da latte, gestite in maniera spontanea, cioè che non subiscono alcun intervento di aratura o dissodamento e sono mantenute esclusivamente attraverso lo sfalcio e la concimazione naturale.
Come vengono utilizzati i prati?
Le produzioni medie annue ottenibili da un prato non irriguo risultano pari a 9 tonnellate per ettaro di fieno, derivanti principalmente dal primo sfalcio. I prati stabili vengono utilizzati prevalentemente per l’alimentazione dei bovini da latte, destinato alla vendita diretta e alla produzione di formaggi.