Sommario
Come dimostrare che due rette sono parallele in un triangolo?
CRITERIO DEL PARALLELISMO: Condizione necessaria e sufficiente affinché due rette siano parallele è che esse formino con una trasversale una coppia di angoli alterni (interni o esterni) congruenti, oppure due angoli corrispondenti congruenti, oppure due angoli coniugati supplementari.
Quando due triangoli si dicono consecutivi?
Si definiscono angoli consecutivi due angoli che hanno il vertice e un lato in comune, e gli altri due lati che giacciono da parti opposte rispetto al lato comune. In altri termini, due angoli si dicono consecutivi quando hanno il vertice e un lato in comune e non sono l’uno una parte dell’altro.
Come sono le parallele?
Due rette di uno stesso piano che non hanno nessun punto in comune si dicono parallele. Il seguente teorema ci assicura l’esistenza delle rette parallele. La parallela ad una retta data, condotta per un punto esterno ad essa, è unica.
Cosa si distinguono in un triangolo?
In un triangolo, oltre ai lati e ai vertici, si distinguono i seguenti elementi: altezza (relativa a quel vertice o altezza relativa a quel lato): il segmento di perpendicolare condotto da un vertice al lato opposto. Poiché il triangolo ha tre lati, avrà in tutto tre altezze.
Qual è il punto di incontro dei lati di un triangolo?
Il punto di incontro degli assi dei lati di un triangolo si chiama circocentro (o circumcentro). Il circocentro è sempre equidistante dai vertici. In un triangolo ottusangolo il circocentro è sempre esterno al triangolo. In un triangolo acutangolo il circocentro è interno.
Come funziona un triangolo isoscele?
In un triangolo isoscele, l’angolo al vertice può essere sia, acuto, sia ottuso, che retto. Il triangolo isoscele possiede un solo asse di simmetria. Si ricordi che un triangolo isoscele può essere contemporaneamente anche rettangolo se gli angoli interni misurano 45°, 45° e 90°