Sommario
- 1 Perché ero straniero e mi avete accolto?
- 2 Quando avrete fatto questo al più piccolo dei miei fratelli?
- 3 Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me?
- 4 Quando mai ti abbiamo visto affamato?
- 5 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino e fosse gettato negli abissi del mare?
- 6 Che neanche uno di questi piccoli si perda?
Perché ero straniero e mi avete accolto?
Sono le parole di Gesù il metro con cui misurare il destino dell’umanità: “ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.
Quando avrete fatto questo al più piccolo dei miei fratelli?
ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Vorrei partire dalla citazione evangelica (Mt. 25,45) per condividere una riflessione.
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare?
“Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Cosa dice il Vangelo sull’accoglienza?
Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. …
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me?
Nel vangelo secondo Matteo si legge: “Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali!
Quando mai ti abbiamo visto affamato?
“Quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito?” In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.
Che cosa è l’accoglienza?
La parola accoglienza indica il modo di accogliere, di ricevere una persona, soprattutto se questa persona è un ospite. L’accoglienza può essere amichevole, affettuosa, festosa, calorosa, cordiale, oppure fredda, scortese. Fare buona, cattiva accoglienza a qualcuno significa accogliere bene o male una persona.
Quando Gesù è vissuto da straniero?
Ritenendo che l’anno di nascita di Gesù sia compreso tra l’8 e il 4 a.C. (comunque prima della morte di Erode) con una maggiore preferenza per il 7-6 a.C., alcuni biblisti hanno ipotizzato che la durata più probabile della permanenza sia compresa fra due e tre anni e mezzo.
Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino e fosse gettato negli abissi del mare?
Che neanche uno di questi piccoli si perda?
Vangelo Mt 18, 12-14 : «Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Cosa significa per te accogliere?
Accogliere vuol dire prima di tutto avere profondo interesse per l’altro per la sua umanità, le sue idee , per la sua unicità come essere umano . Accogliere significa non giudicare, non porre condizioni alla persona ma accettarla così com’è. Ti ascolto per capire la tua storia, la tua vita, la persona che sei.