Sommario
Quanti tipi di ghisa ci sono?
Ma quanti tipi di ghisa esistono? La ghisa può essere classificata in cinque diverse tipologie: greggia, bianca, malleabile, grigia lamellare, grigia sferoidale e il suo peso specifico oscilla tra i 6.8 e i 7.8 kg per decimetro cubo.
Qual è il colore della ghisa?
allo stato libero costituendo la grafite, sostanza presente in forma di lamelle o noduli, tenera e di colore nero. combinato chimicamente con il ferro, formando la cementite (carburo di ferro, Fe3C), sostanza molto dura e di colore chiaro.
A cosa serve la ghisa bianca?
Utilizzi. La ghisa bianca viene utilizzata per oggetti che devono resistere all’usura, come ruote di carrelli o cilindri di laminazione. La maggior parte della produzione di ghisa bianca è destinata a nuove lavorazioni per ottenere la ghisa malleabile o ghisa sferoidale.
Come è fatta la ghisa bianca?
La ghisa bianca, a volte conosciuta come ghisa malleabile, è un carbonio a permeare (Fe3c) della forma di metallo duro non contiene grafite, frattura, microstruttura di ghisa bianca. Il suo contenuto di carbonio in circa il 2,5% e il contenuto di silicio è inferiore all’1%.
Per cosa si usa la ghisa?
L’impiego principale della ghisa è quello intermedio nella produzione di acciaio, che si ottiene per decarburazione della ghisa in apparecchiature dette convertitori in cui viene insufflato ossigeno o aria: il gas, reagendo con il carbonio, ne riduce il tasso nel metallo fuso e viene evacuato come anidride carbonica.
Come si classifica una ghisa?
La ghisa può essere classificata in:
- Ghisa grigia;
- Ghisa bianca;
- Ghisa malleabile;
- Ghisa grigia lamellare, individuata dalle norme EN con la sigla GJL;
- Ghisa grigia sferoidale (detta anche duttile o nodulare), individuata dalle norme EN con la sigla GJS.
Com’è la ghisa?
La ghisa è una lega metallica costituita dall’unione di ferro e carbonio, che vengono lavorati attraverso il processo di fusione ad alte temperature. La ghisa rispetto ad altre leghe ha un alto contenuto di carbonio, con percentuali che vanno dal 2% fino al 6,67%.
Cosa si intende per ghisa bianca?
La ghisa bianca è una particolare varietà di ghisa che non contiene carbonio grafitico, ma esclusivamente cementite.
In quale ghisa Il C’è allo stato legato?
In quale ghisa Il c’è allo stato legato? Ghise duttili austenitiche: in queste ghise l’austenite è resa stabile a temperatura ambiente grazie alla presenza del nickel come elemento di lega in percentuali tra il 18 ed il 36%.
Cosa vuol dire ghisa sferoidale?
Una ghisa duttile (detta anche ghisa sferoidale o ghisa a grafite sferoidale o ghisa nodulare, in inglese ductile iron) è una ghisa in cui la grafite, anziché sotto forma di lamelle, si presenta in noduli a forma di sferoidi.
A cosa serve la ghisa grigia?
In questi materiali il contenuto di carbonio è superiore al 2%. In ghisa grigia il carbonio viene utilizzato sotto forma di grafite lamellare, a differenza del ferro duttile dove il carbonio viene utilizzato in forma sferoidale. A causa della sua buona colabilità è usata in molti prodotti colati.
Dove si trova la ghisa?
La produzione della ghisa avviene nell’altoforno: struttura verticale di 30-40 m formata da parti cilindriche e coniche collegate tra loro. Ai lati dell’alto forno vi sono due torri: le torri di Cowper, che servono per raccogliere e filtrare i fumi emessi dall’alto forno che verranno poi riimmessi nell’alto forno.
Cosa si intende per ghisa grigia?
La ghisa a grafite lamellare, comunemente detta ghisa grigia, è una lega ferro-carbonio in cui il carbonio è presente sotto forma di lamelle e rappresenta il materiale più economico nel campo delle costruzioni meccaniche.
Dove si usa la ghisa sferoidale?
La ghisa sferoidale è divenuta una valida alternativa all’acciaio e alle altre ghise fin dai suoi primi utilizzi in ambito industriale, risalenti al 1948, garantendo elevate prestazioni seppure a fronte di costi contenuti.
Quali sono le caratteristiche generali della ghisa?
Ghisa Caratteristiche generali Composizione: Ferro e grafite (o cementite) %C>2,1 Aspetto grigio scuro Stato di aggregazione (in c.s.) solido Proprietà chimico-fisiche
Come avviene la produzione della ghisa?
La produzione della ghisa avviene generalmente per riduzione degli ossidi di ferro mediante combustione di carbon coke a contatto con gli stessi, in apparecchiature chiamate altiforni.
Come si classificano le ghise?
Le ghise si classificano come ipoeutettiche, eutettiche o ipereutettiche se il tenore di carbonio è rispettivamente minore di 4,3%, uguale a 4,3% o maggiore di 4,3%. Le leghe ferrose con tenore di carbonio 0,08% < C < 2,06% sono gli acciai. La ghisa fonde a circa 1150 °C con tenore di carbonio 4,3% (punto eutettico).
Come si modella la ghisa?
A differenza dell’acciaio, che può essere modellato in prevalenza solo per forgiatura dato che a temperatura di fusione si liquefa restando notevolmente viscoso, la ghisa, per la sua bassa viscosità alla temperatura di fusione, è usata in larga misura anche nella produzione di getti di fusione.
Che cos’è la ghisa greggia?
Le materie prime per la produzione dell’acciaio sono: la ghisa greggia, proveniente dall’altoforno, che viene affinata (riduzione della percentuale del carbonio e delle impurità) e che è la materia prima principale; il rottame di ferro, derivato da recuperi civili e industriali.
Cosa si produce con la ghisa greggia?
Se la ghisa greggia viene ulteriormente raffinata, si arriva alla produzione dell’acciaio. Alla ghisa greggia vengono aggiunti rottami di ferro, in modo da poter diminuire, in percentuale, la quantità di carbonio presente.
Qual è la storia della ghisa?
Storia della ghisa. Nel bacino del Mediterraneo si possono far risalire i primi tentativi di produzione della ghisa a oltre 1000 anni a.C.: i minerali ferrosi venivano riscaldati con carbone di legna in forge rudimentali.
Quali sono le caratteristiche della fusione in ghisa?
Le fusioni in ghisa con materiali di qualità, a motivo di tale notevole fluidità, permettono la realizzazione di forme complesse e dettagli minuti. Il raffreddamento dei getti influenza la struttura della ghisa, che risulta bianca o grigia a seconda che il raffreddamento sia stato rapido o graduale.