Sommario
Come si presenta la carenza di ferro nel corpo?
La carenza di ferro si presenta quando il corpo non ne assume abbastanza e questo porta ad un livello pericolosamente basso di globuli rossi. Questo perché il ferro è necessario per produrre l’emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi che consente loro di trasportare l’ossigeno nel corpo.
Qual è il sintomo più comune della carenza di ferro?
Un sintomo meno comune della carenza di ferro è rappresentato da unghie fragili e a cucchiaio, un disturbo chiamato coilonichia (8, 20). Questo disturbo inizia generalmente con unghie fragili che si spezzano facilmente.
Quali sono i cibi più ricchi di ferro?
In caso di ferro basso le abitudini alimentari vanno corrette immediatamente. Tra i cibi più ricchi di ferro, ci sono il cacao (ne contiene 5 volte di più rispetto alla carne!), la frutta secca, i legumi, il radicchio e la cicoria (quello degli spinaci che contengono tantissimo ferro è un falso mito). Il tuorlo d’uovo, la carne.
Quali sono i sintomi del ferro basso?
I sintomi del ferro basso. In genere con una carenza di ferro si avverte un senso di debolezza e spossatezza (tra i sintomi nelle donne, questi sono i più frequenti, soprattutto in caso di mestruazioni). Ma ci sono anche altri segnali a cui prestare attenzione.
Come integrare il ferro al bambino?
E’ dunque importante integrare il ferro: Sideral, Dicovit ferro, Bimbovit ferro, Difensil ferro, Intrafer, sono solo alcuni degli integratori disponibili. La scelta del prodotto più adatto al bambino va sempre fatta seguendo i suggerimenti del proprio pediatra che lo conosce bene.
Come funziona la terapia con il ferro?
La terapia con ferro consente di correggere l’anemia di solito in 3-6 settimane, anche dopo che il sanguinamento è cessato. La somministrazione di ferro di solito avviene per via orale. Gli integratori di ferro rendono le feci scure o nere e spesso causano stipsi.
Quali sono le cause di anemia da carenza di ferro?
Nelle donne in età fertile, la più comune causa di anemia da carenza di ferro è la mestruazione abbondante che provoca significative perdite di sangue.
Qual è la forma anemica causata dalla carenza di ferro?
La forma anemica causata dalla carenza di ferro prende il nome di anemia sideropenica. Spesso la condizione rimane asintomatica o si manifesta con sintomi lievi, come pallore, debolezza, vertigini, estremità fredde e unghie fragili.
Come avviene l’eliminazione del ferro?
Il bilancio del ferro è regolato soprattutto a livello dell’assorbimento, mentre l’eliminazione è relativamente costante (0,8-1,5 mg al giorno) e avviene prevalentemente con la bile, le feci, le piccole emorragie intestinali, la desquamazione della pelle e l’urina. Per ogni ml di sangue perso se ne vanno circa 0,5 mg di ferro.
Quali sono gli effetti collaterali di ferro?
I farmaci vanno infatti prescritti dal medico dietro un’ attenta analisi del tipo e del grado di anemia. L’ assunzione di ferro, infatti, non è priva di effetti collaterali: nei soggetti ipersensibili può dare irritazione della mucosa intestinale, con gonfiore e dolori addominali, dissenteria o, più raramente, stipsi.
Qual è la sede principale dell’assorbimento del ferro?
Intestino: in particolare il primo tratto, chiamato duodeno e digiuno, è la sede principale di assorbimento del ferro. Questo è un meccanismo complesso che vede l’intervento di numerose proteine che regolano l’assorbimento del ferro alimentare (DMT1) e il passaggio del ferro dalla mucosa intestinale al sangue (efestina e IREG1).
Quando il ferro viene ceduto al fegato?
Il ferro, legato alla transferrina, giunge al fegato dopo essere stato assorbito dall’intestino. Dal fegato il ferro può essere nuovamente ceduto alla transferrina in caso di necessità. Proprio per la sua funzione primaria di deposito del ferro, il fegato è l’organo più precocemente coinvolto nelle malattie da sovraccarico di ferro.
Quali sono i principali attori del metabolismo del ferro?
Oltre al ferro, i principali attori protagonisti nel metabolismo del ferro sono l’intestino, il fegato, i globuli rossi e l’emoglobina, i macrofagi (le cosiddette cellule spazzino dell’organismo), la transferrina, la ferritina, il recettore della transferrina.