Sommario
Dove analizzare i calcoli renali?
Per quanto riguarda la diagnosi, l’esame delle urine e l’ecografia del rene sono, di norma, sufficienti per individuare una calcolosi. L’analisi delle urine è in grado di evidenziare tracce di sangue non visibili ad occhio nudo, e permette di analizzare la composizione dell’urina.
Perché analizzare i calcoli renali?
L’analisi dei calcoli renali serve per determinarne la composizione al fine di identificare la causa della loro formazione e, ove possibile, prevenirne la formazione. I reni fanno parte del tratto urinario, il quale è composto, oltre che dai reni, dagli ureteri, la vescica e l’uretra.
Quali sono le indagini per la diagnosi di calcoli renali?
Per confermare la diagnosi di calcoli renali possono allora divenire necessarie indagini più complesse come l’ urografia , che prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto per via endovenosa, e la TAC spirale, un esame abbastanza costoso ma molto preciso ed affidabile.
Come prevenire i calcoli renali?
Per quanto riguarda la prevenzione dei calcoli renali, si raccomanda di fare attenzione all’idratazione, bevendo a sufficienza in particolare nel periodo estivo e in presenza di attività fisica. Attenzione anche alla dieta, in quanto la composizione delle urine è direttamente correlata all’alimentazione.
Qual è la valutazione iniziale del calcolo renale?
Un altro esame molto importante, utile soprattutto per stabilire il protocollo terapeutico più adeguato, è l’analisi della composizione chimica del calcolo renale. Passando alle indagini strumentali, la valutazione iniziale deve includere un’ecografia renale.
Come si ostruisce il calcolo renale?
Per evocare dolore, il calcolo renale deve ostruire il passaggio dell’urina (si parla in questo caso di “colica renale”). L’ostruzione può avvenire all’interno dello stesso rene o più facilmente nel passaggio tra l’organo emuntore e l’uretere (piccolo canale che collega il rene alla vescica).