Come leggere e interpretare un elettrocardiogramma?
Conta il numero di cicli (in base alle onde R) all’interno degli “slot”, le porzioni di spazio tratteggiate nelle tracce dell’elettrocardiogramma, e che corrispondono a 3 secondi di eventi nel tempo: moltiplica prima per 2 e poi per 10. Esempio in basso: 3 cicli in uno slot x 2= 6 per 10 = 60 battiti al minuto.
Cosa si vede nell ECG?
L’elettrocardiogramma è un esame diagnostico ambulatoriale che consente di registrare e visualizzare graficamente l’attività elettrica del cuore.
Come determinare se l’ECG è normale?
Per determinare se l’ECG è normale, infatti, non è sufficiente constatare la presenza di tutte le onde, ma è importante determinarne ampiezza, frequenza e durata. Le onde P indicano la presenza di ritmo sinusale, devono durare tra i 60 e i 120 ms e non devono superare i 2,5 mm di ampiezza.
Quali sono le onde di un ECG normale?
Un ECG normale, infatti, durante il ciclo cardiaco presenta una specifica sequenza di onde. Ogni ciclo cardiaco deve avere la stessa durata di tempo e le stesse caratteristiche. La prima onda rappresentata dal grafico è l’onda P; essa sta ad indicare che gli atri si stanno depolarizzando, ossia si stanno preparando alla contrazione.
Qual è l’interpretazione standard dell’ECG?
L’interpretazione standard dell’ECG si basa principalmente sulla valutazione visiva diretta, ma progressi nel calcolo biomedico e nell’elaborazione dei segnali (come per gli studi del multipole expansion), uniti alla potenza computazionale disponibile, hanno permesso la ricerca e l’applicazione di nuove e interessanti opzioni per l’analisi ECG
Quali sono le patologie cardiache e ECG?
Patologie cardiache e ECG. Un ritmo cardiaco nella norma viene chiamato ritmo sinusale. Quando non è presente tale ritmo si parla di aritmia. Se la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto c’è tachicardia, mentre se essa scende sotto i 60 battiti al minuto il paziente è affetto da brachicardia.