Sommario
Come si possono congelare i carciofi?
Non appena saranno freddi, mettete i carciofi ben distanziati tra loro su un vassoio in freezer. Fate congelare i carciofi per una notte e poi raggruppateli nei sacchetti gelo: in questo modo non si incolleranno fra di loro e sarà più facile prelevarne una piccola porzione.
Perché i carciofi vengono amari?
Il segreto delle virtù dei carciofi risiede nella cinarina, sostanza aromatica che gli conferisce il caratteristico sapore amaro e molte delle sue proprietà benefiche.
Come addolcire i carciofi?
Il bagno in acqua, acidulata con uno spicchio di limone spremuto o semplicemente ghiacciata, serve a evitare il “grande pericolo”, ovvero che i carciofi anneriscano prima della cottura. Il limone è molto efficace perché, oltre a frenare l’ossidazione, sbianca ma l’acidità che rilascia non è adatta in tutte le ricette.
Cosa significa quando i carciofi diventano verdi?
Alcune persone temono che i carciofi siano stati tinti in qualche modo, non così. Qui non c’è davvero nulla di cui preoccuparsi, il verde è semplicemente la clorofilla del carciofo, quel pigmento verde in tutte le piante che permette loro di assorbire la luce e trasformarla in energia.
Quali sono le tipologie di Cardi più diffuse?
Osservando le tipologie di cardi coltivate, quelle più note e diffuse sono: il cardo di Bologna, privo di spine e caratterizzato da coste piene e di media grandezza il cardo di Chieri, molto diffuso in Piemonte, poco spinoso il cardo di Tours, varietà molto pregiata ma poco diffusa e utilizzata, in quanto molto spinosa.
Quali sono le controindicazioni del Cardo?
Cardi: controindicazioni ed effetti collaterali. Il cardo non ha particolari controindicazioni, devono solo fare attenzione le persone che soffrono di pressione alta. In elevate dosi gli estratti possono dar luogo a nausea e mal di testa.
Come si consuma il cardo in Bagna Cauda?
Dopo la cottura, il cardo può essere consumato come tale, anche con aggiunta di un pò di conserva di pomodoro. Si sposa molto bene con le acciughe, tanto che risulta essere un componente essenziale della bagna cauda, tipico piatto piemontese a base di olio, acciughe e aglio.