Cosa vuol dire essere ipoglicemica?
L’ipoglicemia è definita da una glicemia inferiore a 55 mg/dl ma disturbi possono essere percepiti anche con valori più alti (meno di 70 mg/dl) o del tutto normali se c’è stato un rapido calo della glicemia.
Cosa fare per evitare ipoglicemia?
- Consumare almeno 5 pasti al giorno, evitando di far trascorrere più di 3 ore tra uno e l’altro: la ripartizione calorica dei pasti più corretta prevede:
- Abolire gli alcolici, soprattutto a stomaco vuoto.
- Ad ogni pasto, consumare una fonte alimentare contenente almeno una piccola parte di carboidrati.
Quando è necessaria l’ipoglicemia con paziente incosciente?
In caso di ipoglicemia grave con paziente incosciente (situazione abbastanza frequente nei diabetici trattati con insulina), è necessaria un’ iniezione intramuscolare di glucagone o endovenosa di glucosio.
Quali sono i sintomi dell’ipoglicemia lieve?
1. Ipoglicemia lieve L’ipoglicemia lieve si presenta con sintomi quali tachicardia, senso di debolezza e confusione, tremori, palpitazioni, sudorazioni, tuttavia non richiede l’assistenza di un’altra persona; il soggetto è in grado di autogestire il problema con l’ingestione di cibi contenenti glucosio o carboidrati preferibilmente
Come si diagnostica L’ipoglicemia reattiva?
L’ipoglicemia digiunale invece si diagnostica con un esame del sangue che mostri una glicemia sotto i 54 mg/dl dopo una notte a digiuno, fra i pasti o dopo esercizio fisico. L’ipoglicemia reattiva può essere, se particolarmente severa, segno di prediabete in persone predisposte e con parenti malati.
Qual è la causa di ipoglicemia iatrogena nei diabetici?
Una causa di ipoglicemia iatrogena frequente nei diabetici è l’accidentale (o intenzionale) sovradosaggio di farmaci antidiabetici o di insulina, oppure il non mangiare quando necessario dopo aver preso questi medicinali.