Sommario
Chi cura la bradicardia?
A seconda della condizione, solitamente, viene somministrata una cura farmacologica o il cardiologo consiglia di indossare un dispositivo portatile come l’holter cardiaco che registra l’attività del cuore per un periodo di 24 ore, avendo così la possibilità di vedere la frequenza del disturbo.
Come si diagnostica la bradicardia?
Per escludere o confermare una diagnosi di bradicardia, il medico può prescrivere uno o più dei seguenti esami diagnostici in funzione del problema sospettato: Elettrocardiogramma (ECG) ECG sotto sforzo o esame sotto sforzo. Monitoraggio Holter (ECG in continuo per 24-72 ore)
Come si definisce la bradicardia?
Definizione. Condizione contrapposta alla tachicardia, la bradicardia si manifesta quando i valori della frequenza cardiaca (FC) scendono al di sotto della norma (rispetto ad una popolazione di riferimento): per riportare un esempio, si parla di bradicardia nell’adulto quando l’intervallo di FC è inferiore a 60 bpm (battiti al minuto).
Come si tratta di bradicardia da farmaci?
Bradicardia da farmaci o chimica: si tratta di una particolare forma di bradicardia che è conseguente all’assunzione di particolari farmaci (ed esempio i betabloccanti) ma anche l’assunzione di stupefacenti e l’eccesso di potassio nel sangue (iperkaliemia) possono provocare l’instaurarsi di questa condizione.
Qual è la dose consigliata per trattare la bradicardia nel bambino?
La dose di 0,05-2 mcg/kg al minuto è quella suggerita per trattare la bradicardia nel bambino e nel lattante.
Come prevenire la comparsa della bradicardia?
Il modo più efficace per prevenire la comparsa della bradicardia è quello di ridurre il rischio di incorrere nella comparsa di malattie cardiache. Se già si è affetti da malattie cardiache, è senza dubbio necessario sottoporsi agli adeguati controlli per ridurre al minimo il rischio di complicazioni.