Sommario
Cosa significa Hbe?
Anticorpi antiepatite B di tipo Hbe: sono gli anticorpi che compaiono al termine della fase acuta dell’infezione, quindi dopo gli HBc. Se l’analisi risulta assente o negativa, e anche le altre analisi degli anticorpi antiepatite B risultano assenti o negative la persona non ha mai contratto il virus dell’epatite B.
Cosa vuol dire HBs AB reattivo?
Informazioni Cliniche: La presenza di anticorpi anti-HBs indica l’avvenuta reazione immunologica dell’organismo verso il virus dell’epatite B (HBV) e, dopo una infezione acuta da HBV seguita dalla perdita dell’antigene di superficie (HBsAg), può essere un indicatore utile per la risoluzione della malattia.
Qual è la causa della presenza di HBeAg?
La presenza di HBeAg è strettamente correlata all’aumento del numero di particelle virali (particelle di Dane) circolanti e all’aumento dei livelli di HBV-DNA. L’HBeAg è generalmente presente durante la fase di infettività, mentre la sua persistenza nel siero è spesso associata ad epatite cronica attiva.
Qual è l’esito positivo del test HBsAg?
Invece, l’esito positivo del test HbsAg, indica che nell’organismo è presente il virus HBV dell’epatite B. Se questo antigene persiste oltre un periodo di sei mesi significa che la malattia sta evolvendo verso un certo grado di cronicizzazione.
Quando viene rilevata l’HBsAg?
HbsAg/HbsAb. Il virus penetra nell’organismo e dopo due mesi HbsAg viene rilevato nel sangue e precede generalmente di pochi giorni l’aumento delle transaminasi. Successivamente può comparire la sintomatologia con sensazione di malessere ed talvolta ittero per una durata di 40-60 giorni fino quindi alla scomparsa di HbsAg.
Cosa si intende con la sigla HBsAg?
Con la sigla HbsAg ci si riferisce a un antigene dell’HBV. Più che altro si tratta di una proteina che si trova proprio sulla superficie di questo virus e la si può rilevare nel flusso sanguigno in condizioni in cui l’epatite è acuta oppure cronica.