Sommario
Quali sono i sintomi di una aritmia cardiaca?
Stanchezza, affanno, sensazione di avere il “cuore in gola”: così si manifestano le aritmie cardiache, cioè alterazioni della frequenza o della ritmicità del battito cardiaco. Un disturbo che riguarda milioni di italiani, soprattutto over 60 (ma anche sempre più giovani, soprattutto sportivi).
Cosa può provocare un aritmia cardiaca?
Sono provocate in genere da situazioni di stress, dalla presenza di cardiopatie o dall’eccessivo consumo di bevande a base di caffeina. aritmie sopraventricolari, tra le quali le più note sono la fibrillazione atriale, la tachicardia parossistica sopraventricolare, il flutter atriale, la Wolf-Parkinson-White (WPW)
Quali sono i limiti della frequenza cardiaca?
La frequenza cardiaca presenta molti vantaggi in veste di parametro clinico; in particolare, è economica e rapida da misurare, ed è facilmente comprensibile. Sebbene i limiti accettati della frequenza cardiaca siano compresi tra 60 e 100 battiti al minuto, una migliore definizione di normalità comprende un range tra 50 e 90 battiti al minuto.
Qual è la frequenza cardiaca a riposo?
In particolare, è stato dimostrato che una frequenza cardiaca a riposo superiore a 65 battiti al minuto ha un forte effetto indipendente sulla mortalità prematura; un aumento di 10 battiti al minuto della frequenza cardiaca a riposo ha dimostrato di essere associato a un aumento del 10-20% del rischio di morte.
Quando la frequenza cardiaca è troppo lenta viene definita bradicardia?
Quando la frequenza cardiaca è troppo rapida, quindi superiore a 100 bpm a riposo, si parla di tachicardia. All’opposto, se troppo lenta, ovvero inferiore a 60 bpm a riposo, viene definita bradicardia. Durante il sonno, un battito cardiaco lento con frequenze di 40-50 bpm viene comune considerato normale.
Qual è il sintomi più evidente di un problema al fegato?
Nausea. È il primo sintomo e il più evidente di un problema al fegato. Per esempio, dopo mangiato non vi sentite bene e provate una sensazione di pesantezza, nausa e a volte vomito. Non sempre è il caso di allarmarsi, questi sintomi possono essere causati da altri fattori, e non si tratta sempre di un problema epatico.